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La dottoressa Rossin al Parlamento europeo per parlare del trattamento del cancro

“E’ stato un grande onore per me presenziare al Parlamento rappresentando l’esperienza italiana”

La dottoressa Rossin al Parlamento europeo per parlare del trattamento del cancro
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La Dottoressa Elisabetta Rossin dell'Asst Valle Olona è stata ospite del Parlamento europeo per parlare delle cure e trattamento del cancro.

La dottoressa Rossin al Parlamento europeo

Lo scorso ottobre la Dott.ssa Elisabetta Rossin, Dirigente Farmacista Responsabile del Laboratorio UFA - Unità Farmaci Antiblastici dell’ASST Valle Olona e Coordinatore Nazionale dell’Area Oncologica per la Società Italiana Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici (SIFO), è intervenuta al Parlamento Europeo di Bruxelles nell’ambito del convegno dal titolo “The role of Patient safety and digitalization of medication mangement systems in cancer center certification”.

“E’ stato un grande onore per me presenziare al Parlamento rappresentando l’esperienza italiana”, ha commentato la Dott.ssa Rossin, sottolineando l’importanza degli standard di qualità e dei percorsi di certificazione delle strutture che si occupano della cura e del trattamento del cancro in Italia.

La sicurezza dei trattamenti

L’adozione di Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) nell’ambito delle Reti Regionali Oncologiche, utile per ridurre la variabilità dei trattamenti e richiesto come indicatore per la misura della qualità dell’assistenza, vedrà in futuro sempre più l’integrazione delle UFA negli stessi percorsi, a garanzia e supporto imprescindibile di qualità, sicurezza e appropriatezza delle terapie erogate.
Nella maggior parte delle farmacie ospedaliere in Italia esiste, infatti, un laboratorio di preparazione di farmaci antiblastici, in molti casi certificato secondo gli standard della Norma ISO 9001:2015, che utilizza un approccio di “pensiero basato sul rischio” (“risk based thinking”), utile nella mitigazione e prevenzione degli errori associati alla gestione delle terapie onco-ematologiche.

Circa 180 laboratori in Italia, compresa l’ASST Valle Olona, garantiscono infatti la sicurezza e la tracciabilità dei trattamenti utilizzando sistemi elettronici, computerizzati, codici a barre e seguendo le Norme di Buona Preparazione della Farmacopea Ufficiale vigente per garantire la qualità delle terapie durante l'intero processo.

Condividere le esperienze internazionali

L’intervento si è incentrato sull’opportunità di condividere esperienze internazionali per implementare strategie atte a ridurre gli errori in prescrizione, preparazione e somministrazione delle terapie e sull’adozione di Raccomandazioni Ministeriali in vigore, come la n°14 sulla sicurezza dei pazienti oncologici nel processo di gestione dei farmaci antiblastici, compresa la rendicontazione annuale che gli ospedali sono tenuti a riportare al Ministero della Salute in merito all’applicazione della stessa, in particolare per ciò che attiene gli eventi “sentinella” e la centralizzazione delle attività correlate alla gestione degli antiblastici.

Altro importante documento è rappresentato dalla Raccomandazione Ministeriale N°17 relativo alla Ricognizione e Riconciliazione Farmacologica durante il momento cruciale di transizione dei pazienti da un reparto ad un altro o dall’ospedale al domicilio nella fase di dimissione.

L'importanza di implementare la telemedicina

Infine, la Dott.ssa Rossin ha sottolineato l'importanza e la necessità di implementare sistemi di automazione nei processi di preparazione dei farmaci oncologici, nonché supportare progetti di digitalizzazione e telemedicina con orientamento verso la terapia domiciliare delle cure, adeguare gli standard di accreditamento delle Farmacie e dei laboratori in relazione all’evoluzione tecnologica e normativa delle stesse e investire sulla formazione specifica del personale sanitario, in cui un ruolo fondamentale è proprio quello svolto dai Farmacisti, in collaborazione con tecnici e infermieri che oggi gravitano intorno alle UFA, con la certezza che il contributo di tutti possa garantire il raggiungimento di importanti risultati per la sicurezza nella cura dei pazienti.

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