Saronno celebra l’80° anniversario della Liberazione con un omaggio al primo sindaco dopo la Liberazione.
La città omaggia Agostino Vanelli
La Città di Saronno si prepara a un momento di profonda rievocazione storica e civile. In occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione, l’Amministrazione comunale, in stretta collaborazione con l’A.N.P.I. Saronno e la Società Storica Saronnese, presenta il volume “Agostino Vanelli, Sindaco della Liberazione”, curato da Giuseppe Nigro. Interverrà la giornalista Luisa Beretta.
L’appuntamento sarà sabato 18 ottobre, alle 11, in Sala Consiliare a lui intitolata in piazzale Santuario, 7.
Il contributo e l’eredità di Vanelli
Come spiegano dall’Amministrazione comunale:
“L’evento è un sentito omaggio alla figura di Agostino Vanelli, l’uomo che per primo assunse la guida della città subito dopo la fine del conflitto, un periodo cruciale per la ricostruzione democratica e civile della comunità saronnese. La presentazione offre l’opportunità di riscoprire il contributo fondamentale e l’eredità morale di Vanelli, un pilastro della memoria storica locale, al quale è significativamente intitolata la sala che ospiterà l’incontro.
L’Amministrazione Comunale ricorda con profonda emozione il dottor Vanelli, figura che ha segnato una delle pagine più importanti della storia di Saronno.
Subito dopo la Liberazione d’Italia, Vanelli non esitò ad assumere il delicato compito di guidare Saronno. Il suo mandato, seppur breve, fu intenso e necessario per ricostruire la vita democratica e la speranza: garantire il cibo a chi non ne aveva, riaprire le scuole e ripristinare i servizi essenziali, restituire dignità agli spazi pubblici. Terminato l’incarico politico, Vanelli scelse di rinunciare alle successive elezioni per dedicarsi interamente alla cura delle persone come medico”.
Un volume in dono alle biblioteche scolastiche
Quindi aggiungono da piazza della Repubblica:
“L’Amministrazione comunale desidera che la storia di Vanelli, come esempio di servizio e coraggio, non sia dimenticata. Per questo, ha deciso di donare il volume alle biblioteche di tutti gli istituti scolastici cittadini.
Oggi, più che mai, ricordiamo Vanelli non come un’icona distante, ma come una fonte di ispirazione. In tempi difficili, ha dimostrato che attraverso il servizio, l’ascolto e la cura si costruiscono i valori della giustizia, della solidarietà e della democrazia. Valori che non sono parole, ma impegni concreti”.