Per il 25 novembre

Il “Termometro della violenza” per riconoscere i segnali

L'assessora Lucy Sasso: “Nel percorso delle pari opportunità quest’anno siamo partiti dalle basi: dare consapevolezza ai cittadini su che cos’è davvero la violenza".

Il “Termometro della violenza” per riconoscere i segnali

Tante le iniziative in programma; si inizia venerdì 21 novembre con lo spettacolo “Dama in scacco” al cine-teatro Prealpi.

Il “Termometro della violenza”

“Non solo il 25 novembre. L’escalation invisibile della violenza. Da 0 a 100”. Questo lo slogan scelto dall’Amministrazione comunale di Saronno per presentare il ciclo di iniziative in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre.

Saronno ha fatto rete con altri comuni del territorio (Caronno Pertusella, Cislago, Gerenzano, Origgio, Uboldo, Ceriano Laghetto, Solaro e Rovello Porro), proponendo come novità il “Termometro della violenza”, uno strumento utile per capire se una relazione presenta degli elementi di pericolo. Il termometro presenta i possibili segnali che fanno capire se una relazione è sana, se presenta dei primi episodi di violenza per cui è possibile chiamare il 1522, oppure se la situazione è di pericolo ed è necessario chiamare il 112. Prende spunto dal progetto Violentómetro, ideato dall’Instituto Politécnico Nacional di Città del Messico nel 2009 e successivamente diffuso in Francia dall’Università della Costa Azzurra.

“Nel percorso delle pari opportunità quest’anno siamo partiti dalle basi”

L’assessora alle Pari Opportunità, Lucy Sasso, promotrice del termometro della violenza, ha spiegato:

“Nel percorso delle pari opportunità quest’anno siamo partiti dalle basi: dare consapevolezza ai cittadini su che cos’è davvero la violenza. Per questo abbiamo promosso il Termometro della violenza, riconoscere i segnali, anche quelli più sottili, è il primo passo per prevenire ogni forma di abuso. Questo strumento è stato distribuito in scuole superiori, attività commerciali, farmacie, studi medici e altri luoghi della quotidianità per portare questo messaggio ovunque, trasformando la consapevolezza in un gesto concreto.

Ho scelto di donarlo anche agli studenti delle scuole superiori, perché i giovani devono avere gli strumenti per comprendere il valore del rispetto e riconoscere gli elementi di pericolo nelle relazioni: solo così il circuito della violenza potrà davvero interrompersi”.

Nella conferenza stampa di presentazione, avvenuta martedì 18 novembre in Sala Giunta nel Municipio di piazza Repubblica, è intervenuta anche la sindaca di Saronno, Ilaria Pagani che ha sottolineato:

“Il fenomeno della violenza contro le donne rappresenta una vera e propria emergenza. Come Amministrazione abbiamo il dovere morale e civico di non rimanere indifferenti e lo facciamo proponendo una serie di iniziative, che speriamo possano essere di supporto per tutte le donne”.

Oriella Stamerra, presidente dell’associazione Rete Rosa ODV ha ricordato:

“Il termometro è uno strumento più che mai importante, in alcuni casi lo abbiamo anche smontato per sensibilizzare ulteriormente le persone e dare loro una visione critica delle varie problematiche. Sono anni che lavoriamo su questo fenomeno che passa anche da una generazione all’altra sia da parte chi fa violenza sia da chi la subisce”.

La campagna di comunicazione del termometro della violenza ha previsto la realizzazione di 100 manifesti, 400 locandine, 1500 pieghevoli e 2 roll up, che vedranno una diffusione capillare presso comuni, scuole, ospedali, presidi medici, commercianti, farmacie, associazioni, stazione e forze dell’ordine. Un ringraziamento speciale è stato rivolto al Duc e al Lions club per aver condiviso il progetto e sostenuto la sua diffusione.

Tante le iniziative a partire da venerdì 21

Tanti gli appuntamenti pensati dall’Amministrazione comunale. Si parte venerdì 21 novembre, al cineteatro Prealpi di piazza Prealpi, quando alle 21 andrà in scena lo spettacolo teatrale “Dama in scacco” scritto e diretto da Pasquale Savarese. Una serie di storie anche vere, di donne, di violenza, ma anche di uomini che amano e rispettano le donne.

Sabato 22 novembre, dalle 11 alle 13 in piazza Libertà ci sarà il flash mob di Rete Rosa – Pietà per chi resta. Rete Rosa si propone di condurre i presenti “a far proprio il sentimento della pietà, nel senso più profondo della Pietas, disposizione d’animo che, ponendosi sul piano etico e morale, mira a risvegliare in ciascuno di noi in quanto cittadino doveri sociali urgenti e profondi. Una sollecitazione a che la città accolga su di sé il pesante carico di cui è gravato chi sopravvive ad un femminicidio e si attivi per promuoverne i diritti e i risarcimenti. Una sollecitazione a non dimenticare, perché ricordare significa riportare al cuore, al cuore della collettività”.
Martedì 25 novembre, al liceo classico Legnani in via Volonterio, ci sarà un incontro degli studenti con l’associazione Rete Rosa e i Carabinieri.
Giovedì 27 novembre , al centro ricreativo Be Net di via Benetti, ci sarà un incontro con l’associazione Rete Rosa e laboratorio di uncinetto per proseguire con la realizzazione di una rete rosa, alla quale il sodalizio lavora da alcuni anni.