Il dottor Celora in pensione, il sindaco al lavoro per avere un sostituto
Il sindaco Zappamiglio: "Il Comune può mettere a disposizione ambulatorio".

«Pronti a lavorare anche il giorno di Natale pur di dare un nuovo medico ai gorlesi».
A fine anno il dottor Celora va in pensione
E' l'impegno dichiarato del sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio per dare un sostituto al dottor Amedeo Celora, che il 31 dicembre raggiunge il traguardo del pensionamento, dopo il lungo e apprezzato servizio al paese. Approdo che per la comunità significa circa 2mila cittadini in cerca di una nuova collocazione nella sanità territoriale, in un ambito - quello che comprende Gorla Maggiore, Gorla Minore e Marnate - in cui operano dieci medici di base, con ancora alcuni spazi disponibili. Ma non per tutti gli attuali pazienti del dottor Celora e non restando in paese.
Il sindaco da tempo al lavoro
Con l'attuale carenza a rendere ancora più complicato l'arrivo di una nuova figura. Ma il sindaco, già da tempo al lavoro sui tavoli decisionali con l'azienda sanitaria territoriale, è invece fiducioso: «Sto facendo di tutto perché a Gorla Maggiore possa arrivare un sostituto, probabilmente provvisorio, ma che garantisca la continuità con i pazienti del dottor Celora. I professionisti disponibili sono pochi rispetto all'esigenza, l'obiettivo è che scelgano di venire qui. Come? Facendo la nostra parte. Il Comune metterà a disposizione i propri immobili per agevolare l'attività del nuovo medico». L'obiettivo è predisporre un locale ad ambulatorio all'interno del palazzo dell'Assunta, già a vocazione socio-sanitaria.
Faremo il possibile per trovare una soluzione
«Siamo alla ricerca della soluzione da mesi e faremo tutto il possibile per creare le condizioni per agevolare l'invio di un dottore, perché l'assegnazione spetta ad Ats, con la quale il dialogo è costante, con un incontro importante in programma il 13 dicembre. Noi siamo pronti a fare tutto quel che serve».
A Gorla Maggiore oltre al dottor Celora, sono presenti i medici di medicina generale Anbarafshan, Ferrario e Scaglioni: ma a metà 2024 potrebbe esserci un ulteriore pensionamento.