Saronnese

Il Comitato ex Novartis sul futuro dell’area: «Un’opportunità oppure un bene incagliato?»

Il gruppo esprime forte preoccupazione per le condizioni attuali del sito e per il destino che potrebbe attenderlo nei prossimi mesi.

Il Comitato ex Novartis sul futuro dell’area: «Un’opportunità oppure un bene incagliato?»

Il futuro dell’area ex-Novartis a Origgio torna al centro del dibattito, tra incertezze progettuali, degrado visibile e voci su nuovi possibili insediamenti.

Il Comitato ex Novartis si interroga sul futuro dell’area

A riaccendere l’attenzione è il Comitato ex-Novartis, che in una nota esprime forte preoccupazione per le condizioni attuali del sito e per il destino che potrebbe attenderlo nei prossimi mesi. L’ex area industriale, oggi dismessa, secondo quanto riportato dal Comitato, versa in uno stato di incuria crescente, con edifici abbandonati, luci accese anche di notte e un viavai sospetto che preoccupa i residenti.
«In una sola parola: degrado», scrive il Comitato, che torna a interrogarsi su quello che doveva essere un progetto di rilancio e che oggi rischia di trasformarsi in un bene incagliato.
Il riferimento è al piano iniziale che prevedeva l’insediamento di una logistica nell’area. Un progetto che, secondo il Comitato, si è rivelato sproporzionato, con scarso coinvolgimento della cittadinanza e un impatto ambientale e viabilistico definito «devastante».

Mancata condivisione

«Nessuna condivisione delle informazioni con la popolazione, impatto ambientale e viabilistico devastante. Preso atto del silenzio dell’amministrazione comunale sulla questione, non possiamo ignorare le voci riguardanti il nuovo progetto che potrebbe coinvolgere l’area Ex-Novartis: l’insediamento di un datacenter».
«L’accelerata nella costruzione di queste strutture, soprattutto in Lombardia, nell’ultimo anno è evidente e porta con sé i primi problemi per il territorio», aggiungono. Il Comitato richiama l’attenzione sul caso di Bollate, dove un progetto analogo ha generato forti opposizioni. Il datacenter proposto in quel comune è attualmente oggetto di un ricorso al TAR da parte di Legambiente, che contesta irregolarità nella procedura di autorizzazione. Un contenzioso che sta creando impasse per tutti i soggetti coinvolti: dall’associazione ambientalista al comune stesso, passando per l’azienda proponente.

Il caso di Bollate

Il Comitato richiama poi l’attenzione sul caso di Bollate, dove un progetto analogo ha generato forti opposizioni. «Il datacenter proposto in quel comune è attualmente oggetto di un ricorso al TAR da parte di Legambiente, che contesta irregolarità nella procedura di autorizzazione – proseguono dal Comitato – Un contenzioso che sta creando impasse per tutti i soggetti coinvolti: dall’associazione ambientalista al comune stesso, passando per l’azienda proponente.
Secondo il Comitato Ex-Novartis, l’esempio di Bollate dovrebbe servire da monito. «Vogliamo ripetere anche nel nostro comune l’esperienza di Bollate, trasformando l’area Ex-Novartis in un ‘bene incagliato’ fra ricorsi e controricorsi?», si legge nel comunicato.

L’appello all’Amministrazione

Da qui una serie di interrogativi che il Comitato rivolge all’amministrazione comunale e alla cittadinanza: «Non è il momento di abbandonare progetti faraonici e impattanti in favore di progetti più sostenibili? Non sarebbe più utile intervenire per migliorare la viabilità, l’ambiente e l’assetto urbanistico dell’area? E soprattutto, non è il caso di adottare una maggiore trasparenza e condivisione delle informazioni con i cittadini e con le amministrazioni dei comuni limitrofi?».