Il capannone donato dell'ex area Macchi è un problema

Da opportunità a problema. Il capannone dell’ex area Macchi, accanto al nuovo parco di Solbiello, doveva diventare in parte deposito per la protezione civile e in parte spazio a disposizione delle associazioni, ma il progetto è rimasto sulla carta.

Il capannone da opportunità a problema

L’immobile, donato al Comune di Solbiate Olona anni fa durante l’amministrazione Melis, necessita infatti di interventi di messa in sicurezza importanti, che non solo lo rendono al momento inutilizzabile, ma che richiedono un investimento significativo di risorse, che il Comune dovrà reperire. «Prima di accettare donazioni sarebbe meglio fare perizie – non le manda a dire l’assessore alla Sicurezza Fiorella Cometti – per non prendersi in carico immobili fatiscenti. Purtroppo ci sono stati cedimenti e cadute di controsoffitti, quindi si è fatta una valutazione con l’ingegnere strutturista, di cui c’è atto pubblico, e ora occorre ragionare sul da farsi in funzione degli investimenti necessari. Il gratis porta sempre conseguenze». Messaggio che diventa contrattacco nei confronti di chi dalla minoranza chiedeva che fine avesse fatto il progetto di collocare all’interno del capannone materiali e dotazioni di associazioni e protezione civile, com’era nei piani. «La prudenza di fronte a uno stabile fatiscente, dal quale per esempio ci sono ripetuti crolli di controsoffitto, è d’obbligo – ribadisce Cometti – e si stanno facendo altre valutazioni. In base a disponibilità economiche, priorità e fattibilità si deciderà come e quando procedere». Quadro che lascia intendere che la nuova destinazione del capannone non sarà imminente.