"Ho dedicato il Festival a mia nonna, Turate è nel cuore"
Il giovane cantautore di Turate Alex Wyse ringrazia la comunità per l'affetto e il sostegno ricevuto.

Il giovane cantautore di Turate Alex Wyse ha realizzato il sogno che nutriva fin da bambino, partecipare al «Festival di Sanremo» e, anche se la vittoria della categoria «Giovani» è andata per un soffio al collega «Settembre» nella finalissima di giovedì scorso, la soddisfazione più grande è arrivata con l’affetto dei fan e con il successo radiofonico e di streming della sua «Rockstar». Il palco dell’Ariston non è però stato un traguardo, ma solo un punto di partenza per una brillante carriera, già avviata nonostante i soli 25 anni: Alex è infatti già pronto per sei date di «instore tour», tra cui la prima venerdì 28 alle 18 alla Mondadori di Porta Romana a Milano, e soprattutto per due speciali appuntamenti live: il 24 maggio al «Fabrique» di Milano e il 26 settembre all’«Atlantico» di Roma.
L'intervista ad Alex Wyse
Da un piccolo paese di provincia è riuscito a realizzare il suo sogno di esibirsi nel palcoscenico più prestigioso d'Italia dopo già il grande successo ad «Amici». Quanto ha contributo il sostegno del suo paese d'origine e della sua famiglia a rendere indimenticabile questa esperienza?
Quanto mi è successo è la prova che si può arrivare ovunque partendo da qualsiasi parte del mondo. Basta non rinunciare ai propri sogni e dedicarsi con impegno per realizzarli. Per me è stato importante il sostegno di Turate, perché è dove ho vissuto per 15 anni, poi sono partito per l’Inghilterra per coltivare il mio sogno e, dopo il diploma alla Bimm di Londra, sono ritornato in Italia per mettere a frutto tutto ciò che avevo appreso. Importantissimo è stato ovviamente il contributo che ho sempre ricevuto dalla mia famiglia, che mi ha lasciato libero di diventare ciò che volevo essere.
Ha dichiarato più volte di avere dedicato questa partecipazione a sua nonna Maria, di Turate, appena scomparsa. E’ lei che l'ha spinto a coltivare la passione per la musica e a non arrendersi per realizzare il suo sogno?
Ho dedicato a lei la mia partecipazione e le due esibizioni al Festival di Sanremo. Era il suo sogno potermi vedere con i suoi occhi su quel palco, ma purtroppo non ha fatto in tempo, ma ho comunque voluto sentirla vicino, indossando sul palco il suo orologio. E’ stata la mia prima fan da quando ho iniziato a cantare da piccolo. Mi ha sempre supportato e ha continuato a farlo con orgoglio durante la partecipazione ad “Amici”. Ricordo che ha riempito la casa di miei gadget e, conclusa questa mia esperienza, ha voluto tenere con sé fino alla fine come ricordo la coperta che usavo nel programma.
Dopo il successo sanremese numerosi sono i suoi impegni per il tour e per la promozione del suo nuovo album. È già riuscito a trovare un momento per ritornare a casa a Turate e riabbracciare la famiglia? Quali sono i ricordi più belli legati al suo paese?
L’ultima volta che sono stato a Turate è stato purtroppo per una triste occasione, il funerale di mia nonna, in cui ho letto la lettera che le ho dedicato per l’ultimo saluto. Poi sono dovuto partire per le prove del Festival e ancora non ho rivisto la mia famiglia, che non vedo l’ora di riabbracciare e che sarà presente sicuramente nel concerto del 24 maggio a Milano. Anzi mi piacerebbe condividere questa bellissima esperienza anche con tanti altri turatesi. Anche se sono nato a Como, considero Turate il mio paese natale. Qui ho vissuti 15 anni indimenticabili della mia infanzia. Ho frequentato l’asilo, le scuole elementari e le medie in paese. Ho vissuto quelle strade e quando torno mi sento sempre a casa.