la protesta

Gli attivisti dicono stop alla guerra in Palestina

"Fra le terribili macchine di morte che stanno devastando Gaza e i suoi abitanti ci sono anche quelle costruite a casa nostra da Leonardo spa"

Gli attivisti dicono stop alla guerra in Palestina
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Il  25 dicembre 2023, alcuni attivisti del “Comitato varesino per la Palestina” e di “Abbasso la Guerra OdV” hanno voluto ricordare cosa significa celebrare il Natale nella palestinese Striscia di Gaza, dove dal 7 ottobre terribili bombardamenti aerei hanno massacrato oltre 24.000 civili, prevalentemente bambini (10.000!) e donne.

Gli attivisti dicono stop alla guerra in Palestina

Un'azione dimostrativa è stata svolta sotto il velivolo militare MB326, prodotto anni fa da Aermacchi ed esposto alla rotonda di Tradate lungo la strada provinciale Varesina SP233. Sotto il velivolo è stata adagiata la sagoma di un neonato palestinese coperto di sangue.

L'MB326 è un piccolo cacciabombardiere che viene venduto sia nella versione di addestratore che di attacco armato ed è stato esportato, in oltre 800 esemplari, anche a paesi come il Sudafrica dell'apartheid e alle dittature militari del Brasile e dell'Argentina. Il luogo è stato scelto per denunciare le responsabilità italiane nelle stragi di oggi.

Le responsabilità delle morti

"Fra le terribili macchine di morte che stanno devastando Gaza e i suoi abitanti ci sono anche quelle costruite a casa nostra da Leonardo spa (ex AleniaAermacchi), come i 30 aerei militari M-346 prodotti a Venegono Superiore, nell'ambito dell'accordo di cooperazione militare (coperto dal segreto, tanto che neanche il Parlamento ne conosce i dettagli) sottoscritto da Berlusconi nel 2003, e ratificato con la legge n° 95 del 2005. La cooperazione è stata confermata da tutti i governi italiani successivi, in accordo con tutti i governi israeliani, non solo con quello di Netanyahu. I piloti israeliani, che stanno bombardando Gaza con gli F-35, gli F15 e gli F16, si sono formati e addestrati a bordo dei 30 velivoli M346 venduti nel 2012 a Israele, facilmente armabili per trasformarli in jet d’attacco - fanno sapere gli attivisti - I primi due caccia furono consegnati nel 2014, pochi giorni prima dell’aggressione militare sulla Striscia di Gaza denominata “Margine protettivo”, un massacro che ha sterminato oltre 2200 persone di cui 531 bambini. Anche i piloti degli elicotteri d’attacco, che bombardano persino ospedali, si sono formati sugli elicotteri Agusta concepiti da Leonardo a Samarate, sempre in provincia di Varese, e prodotti negli USA.
Partecipati cortei di attivisti pacifisti e antimilitaristi furono tenuti in quegli anni per manifestare contro l'accordo di esportazione di questi velivoli ad Israele e fu depositata anche una denuncia contro di esso. Inutilmente, e oggi ne vediamo purtroppo i risultati. Anche il nostro territorio è coinvolto. Ma è tutta l’Italia ad essere complice attiva del genocidio in corso con le proprie navi nel Mar Rosso, i suoi aerei nei cieli di Gaza e le sue vergognose astensioni sul cessate il fuoco all’ONU".

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