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Giornata mondiale per la Lotta all'Aids: l'Asst incontra gli studenti

In base ai dati pubblicati dal Ministero della Salute, nel 2023 sono state segnalate 2.349 nuove diagnosi di infezione da HIV

Giornata mondiale per la Lotta all'Aids: l'Asst incontra gli studenti
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Gli appuntamenti dedicati alla lotta e alla prevenzione della diffusione dell'aids con gli studenti delle classi 3^ e 4^ dell’Istituto Crespi di Busto Arsizio si terranno il 3, il 9 e il 17 dicembre.

Giornata mondiale per la Lotta all'Aids: l'Asst incontra gli studenti

Per sensibilizzare i giovani sul delicato tema dell’AIDS, la cui Giornata Mondiale ricorre ogni anno l’1 dicembre, gli specialisti dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive hanno organizzato una serie di incontri che saranno dedicati all’approfondimento della tematica, con focus sui rischi legati alle malattie sessualmente trasmissibili.

In base ai dati pubblicati dal Ministero della Salute, nel 2023 sono state segnalate 2.349 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari a un’incidenza di 4,0 nuove diagnosi ogni 100.000 residenti.
Il numero complessivo di persone che vive con l’infezione da HIV nel nostro Paese è stimato intorno a 140.000 unita (120.000-160.000) con tasso di prevalenza pari a 0,2% residenti (2). Il Bel Paese, in termini di incidenza delle nuove diagnosi HIV, nel 2023 si colloca al di sotto della media calcolata nei Paesi dell’Europa occidentale (6,2 per 100.000 residenti).

L'età e la diffusione dell'Aids

Il Ministero della Salute, nell’ultimo report comunicato, indica che le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2023 sono prevalentemente maschi (76% dei casi). L’età mediana è di 41 anni, più alta nei maschi (42 anni) rispetto alle femmine (39 anni). L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 30-39 anni (9,9 nuovi casi ogni 100.000 residenti di età 30-39 anni); in questa fascia di età l’incidenza nei maschi è 3 volte superiore a quelle delle femmine.

Nell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive dell’Ospedale di Busto Arsizio, attualmente sono in carico circa 1300 pazienti con infezione da HIV, quasi tutti in terapia retrovirale. É ovvio, dunque, che una corretta informazione, unita alla necessaria sensibilizzazione sulla tematica, risulta essere indispensabile, soprattutto per la popolazione più giovane che può percepire il rischio come “lontano da sé”.

Più facile la diffusione in giovane età

L’Istituto Superiore di Sanità sottolinea, infatti, che una delle categorie più a rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili (Ist) è proprio quella dei giovani adolescenti.
Valutando l’infezione da HIV a livello mondiale, in base a quanto comunicato dall’OMS, l’85% dei giovani tra i 10 e i 24 anni (complessivamente circa 1,5 miliardi nel mondo) che risiede in Paesi poveri vive relazioni sessuali molto precocemente. Fortunatamente questa panoramica stilata a livello mondiale non rispecchia la situazione dei giovani italiani, però si tratta di dati che devono essere tenuti in considerazione.

Ed è per questo che ASST Valle Olona ritiene importantissimo incontrare gli adolescenti nelle scuole, al fine di informarli sui comportamenti a rischio, far conoscere i modi per prevenire il contagio e riconoscere i sintomi e i segni di una potenziale infezione sessualmente trasmessa in atto.

Sempre nell’ottica di informare quanto più possibile la cittadinanza, infine, si segnala che il 10 dicembre il Direttore della Struttura Complessa di Malattie Infettive di ASST Valle Olona, dr. Fabio Franzetti, sarà ospite della puntata Il medico risponde, in onda su Milanow a partire dalle ore 15.30.

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