Gerenzano, dalla sartoria aiuti per l'Ucraina
Filomena Cervo ha trasformato il suo «Filomania», negozio di abbigliamento e di riparazioni sartoriali, in un punto di raccolta di beni di prima necessità a sostegno dei rifugiati di guerra.

Gerenzano, poco dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e dell’emergenza umanitaria che ne è derivata, Filomena Cervo ha trasformato il suo «Filomania», negozio di abbigliamento e di riparazioni sartoriali, in un punto di raccolta di beni di prima necessità a sostegno dei rifugiati di guerra.
Gerenzano, dalla sartoria aiuti per l'Ucraina
«Ho ricevuto da una mia cliente l’avviso di una raccolta promossa da un’associazione di Legnano e così ho messo a disposizione il mio negozio come punto di appoggio per i gerenzanesi che non volevano andare fino a Legnano per consegnare i beni. In pochi giorni ho raccolto coperte, giacche invernali, scarpe, omogeneizzati, pannolini, latte in polvere e pasta», racconta la titolare, aggiungendo: «L’associazione ha poi bloccato la raccolta per l’ingente mole di beni ricevuti e così tramite il Did, l’associazione commercianti a cui sono associata, ho scoperto che il bar “Lollo” di Caronno Pertusella stava raccogliendo beni con la mediazione di una cittadina di origine ucraina che ha contatti diretti in loco. Ho così riempito completamente la mia station wagon di scatoloni e con mio marito sono andata a consegnarli». Grande è stata la soddisfazione: «Non mi aspettavo una risposta così immediata da parte di molti miei clienti. E’ fonte di orgoglio vedere come Gerenzano si è mobilitata in questa emergenza».