Tradate

Frera, cantiere fermo: "Non si vede nessuno da due mesi"

Il primo motivo "tecnico" avrebbe già trovato una soluzione. Per l'altro, si attende risposta da Roma...

Frera, cantiere fermo: "Non si vede nessuno da due mesi"
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Zero movimento all'interno del cantiere finanziato coi fondi PNRR (5 milioni) per riqualificare il Polo Culturale Frera a Tradate.

PNRR in Frera: da corsa contro il tempo allo stop

"Qui sono due mesi che non si vede un operaio".

La "corsa contro il tempo", come più volte è stata definita, per la riqualificazione della Frera coi fondi del PNRR (qui il progetto e i rendering) è ferma al palo. Tutto congelato e immobile dietro le reti arancioni che da febbraio chiudono l’accesso al parcheggio della biblioteca e all’ex magazzino.

"Lavoriamo la metà"

"L’ultima volta che si è visto qualcuno della ditta, ci ha detto che c’era un problema con le fondamenta - raccontano dal Cafè Frera - Fatto sta che non si muove foglia da due mesi, e nel frattempo noi lavoriamo la metà. Tralasciando l’aver appreso di progetti, lavori e programmi solo dai giornali, senza mai una risposta dal Comune".

Il programma e i ritardi

Il cronoprogramma è, chiaramente, in ritardo: in base alle previsioni, il primo intervento (dopo le verifiche per eventuali bonifiche belliche, che non si sa se siano state già eseguite) avrebbe dovuto riguardare l’area del parcheggio con l’apertura anche di quello sotterraneo, poi l’ampliamento dei locali oggi adibiti a sala studio per far posto alla ristorazione, a seguire il magazzino per il nuovo Museo della Motocicletta Frera (e del Futurismo) e, a chiudere, tutta l’area esterna e la riorganizzazione interna alla biblioteca.

Va da sè che, ora, sarebbe stato impossibile rispettare la scadenza del 30% di lavori eseguiti entro fine settembre, eliminata dal Governo.

Aspettando Roma...

Ma cosa succede? I problemi, rispondono dal Comune, sarebbero due. Primo, appunto, le fondamenta:

"Ci sono, il problema è che sono fondamenta in linea con gli standard di inizio ‘900 e oggi non sono adeguate alle normative - fa sapere l’ex assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Morbi - Ma per quelle è già stata trovata una soluzione progettuale che non dovrebbe comportare costi extra eccessivi".

L’altro problema, legato più all’ultimo mese, sono i 2,5 milioni di euro per il Museo dei Futurismo, progetto da integrare/inserire in quello della riqualificazione della Frera.

"Abbiamo posto il quesito a Roma - proseguono dal Comune e conferma anche il deputato Stefano Candiani - E’ una questione più che altro burocratica. Appena sarà sciolta, se possibile, si procederà con l’adattamento del progetto e riprenderanno i lavori".

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