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Fondazione Piatti, raccolti oltre 67mila euro per l'autismo

La Cena di Gala di inizio estate a Villa San Martino ha unito 140 benefattori per sostenere bambini con disturbi del neurosviluppo

Fondazione Piatti, raccolti oltre 67mila euro per l'autismo
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Giovedì 26 giugno, Villa San Martino a Varese ha ospitato un evento che ha unito eleganza e solidarietà. La terza edizione della Cena di Gala di inizio estate organizzata dalla Fondazione Renato Piatti ha richiamato oltre 140 benefattori tra privati cittadini e aziende del territorio, tutti accomunati dal desiderio di sostenere una causa di fondamentale importanza sociale: l'assistenza ai bambini con autismo e disturbi del neurosviluppo.

Un quarto di secolo al servizio della disabilità

La serata ha assunto un significato ancora più speciale considerando che la Fondazione Renato Piatti celebra quest'anno il suo 25° anniversario di attività. Un traguardo importante per un ente che oggi rappresenta un punto di riferimento essenziale nel panorama dell'assistenza alla disabilità nelle province di Varese e Milano. I numeri parlano chiaro: oltre 1.000 persone con disabilità e autismo trovano accoglienza nei 22 luoghi di vita, cura e riabilitazione gestiti dalla Fondazione, di cui ben 450 sono bambini in età evolutiva.

Il Fondo di Solidarietà: una risposta concreta ai bisogni urgenti

L'obiettivo principale della Cena di Gala 2025 è stato quello di alimentare il Fondo di Solidarietà, uno strumento creato specificamente per rispondere alle necessità più pressanti di bambini e ragazzi con autismo, disturbi del neurosviluppo e altre disabilità. Il Fondo rappresenta anche un sostegno concreto per le famiglie che si trovano in condizioni di fragilità economica o sociale.

Franco Radaelli, Direttore Generale della Fondazione, ha spiegato con parole toccanti la realtà che molte famiglie devono affrontare:

"Il percorso che le nostre famiglie si trovano ad affrontare per i loro bimbi con autismo, disturbi del neurosviluppo e disabilità nel momento di una diagnosi è costellato di timori, dubbi e preoccupazioni, a cui si aggiungono lunghi tempi di attesa per l'accesso ai servizi sanitari riabilitativi".

Il dirigente ha sottolineato come sia necessario offrire non solo "luoghi di cura", ma soprattutto "di vita", dove genitori e bambini possano sentirsi accolti e accompagnati attraverso una presa in carico multidisciplinare integrata.

Liste d'attesa e tempi biblici: l'emergenza del territorio

La situazione descritta dalla Fondazione mette in luce una criticità del sistema sanitario territoriale che tocca centinaia di famiglie. I Centri per l'autismo di Milano, Varese e Besozzo registrano liste d'attesa che superano i 250 bambini, con tempi stimati di ingresso ai percorsi riabilitativi intensivi semiresidenziali di circa due anni. Una situazione che spinge molti genitori a cercare soluzioni private, spesso insostenibili dal punto di vista economico.

Proprio per contrastare questa disparità di accesso alle cure, il Fondo di Solidarietà si propone di garantire percorsi multidisciplinari e personalizzati anche a chi non può permettersi le terapie private. Dal 2021, anno della sua istituzione, il Fondo ha già permesso a oltre 350 bambini di ricevere terapie riabilitative mirate, investendo complessivamente 297.500 euro.

Valentina Rusconi, Responsabile Area Sociale e Percorsi di presa in carico, ha illustrato l'approccio della Fondazione partendo dal momento più delicato: quello della diagnosi.

"Il primo momento in cui accompagniamo le famiglie è quello della diagnosi, dove i genitori, preoccupati per il proprio figlio, cercano un luogo dove sentirsi accolti e accompagnati nella ricerca di risposte chiare. Per noi, la parola Accoglienza rappresenta la chiave", ha spiegato la responsabile, evidenziando come l'intervento della Fondazione inizi già in questa fase così critica per le famiglie.

Il successo della raccolta fondi

La generosità dei partecipanti ha permesso di raccogliere oltre 67.000 euro durante la serata, una cifra che consentirà la presa in carico di almeno 60 bambini attraverso diversi percorsi riabilitativi. Un risultato reso possibile anche grazie alla partnership consolidata con la Fondazione Mediolanum, che per il secondo anno consecutivo ha scelto di sostenere la missione della Fondazione Piatti attraverso il raddoppio dei primi 30.000 euro raccolti.

Questa collaborazione rappresenta una risposta concreta ai crescenti bisogni del territorio, con l'obiettivo di aiutare un numero sempre maggiore di famiglie e garantire ambienti di cura caratterizzati da percorsi personalizzati, considerati il fiore all'occhiello della Fondazione Piatti.

La serata è stata arricchita dalle testimonianze dirette di mamme e papà che hanno condiviso le loro esperienze, permettendo ai presenti di comprendere concretamente l'impatto del lavoro svolto dalla Fondazione. Questi racconti hanno dato un volto umano ai numeri e alle statistiche, mostrando come dietro ogni progetto ci siano storie di vita, speranze e conquiste quotidiane.

Progetti futuri di Fondazione Piatti e obiettivi di inclusione

L'evento è stato anche l'occasione per presentare le prossime iniziative della Fondazione, tra cui spicca il progetto "In cammino insieme sulla Via Francisca", in programma dal 17 al 22 settembre. Si tratta di un percorso pensato per dimostrare come, uniti, sia possibile costruire una società più inclusiva.

Il Presidente della Fondazione, Emilio Rota, ha concluso la serata evidenziando l'ampiezza dell'impegno dell'ente:

"Come emerge dal nostro ultimo Bilancio Sociale, solo nell'ambito dei servizi di presa in carico e accompagnamento delle famiglie, la Fondazione sostiene oltre 600 colloqui familiari, di cui 150 specifici di orientamento, e investe in progetti per garantire percorsi significativi e personalizzati grazie a sport, trasporti, attività di autonomia e socializzazione".

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