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Momenti intensi in 13 tappe e più di 400 chilometri: è l’esperienza di otto amici sul Cammino di Santiago

Nel gruppo di camminatori anche un 84enne e 80enne che da Porto sono arrivati alla tomba di San Giacomo.

Momenti  intensi in 13 tappe e più di 400 chilometri: è l’esperienza di otto amici sul Cammino di Santiago

Pioggia e vento, schiarite e orizzonti ampi, natura e città, sabbia e terra battuta, salite e discese, la compagnia del procedere insieme e la libertà dei pensieri in solitudine. Accanto, sempre, l’oceano. Davanti, passo dopo passo, la meta. Attraverso luoghi da scoprire e persone da incontrare.

Santiago cambia, anche l’età

E’ l’esperienza – fisica e spirituale – vissuta dagli 8 amici di Gorla Maggiore che hanno affrontato il Cammino della costa – Senda litoral da Porto a Santiago de Compostela: dal 4 al 16 settembre, 13 tappe per 262 km, che con la visita estesa a ogni città di approdo sono diventati 420. Infine, altri tre giorni ‘da turisti’ oltre la meta, tra La Coruna, Muxia, Muros e Finisterre, dove davanti allo sguardo resta solo il mare.

Nel gruppo di  camminatori anche un 84enne e un 80enne

Capitano di lungo corso dell’avventura Alfonso Colombo che, con la carica entusiasta di sempre, ha guidato il gruppo, nel quale l’impresa epica è incisa nei ‘testimonium’ dei due impavidi over80, Marino Calvenzani, anni 84 e Luigino Romano, anni 80. Con loro anche Claudio Galli, Pierangelo Macchi, Carlo Landoni, Fausta Leonardi e Antonella Luraschi. «Parlare del Cammino di Santiago è sempre complicato, perché emozioni e sensazioni si aggrovigliano nei pensieri pieni di immagini e di vissuti che restano», racconta Alfonso Colombo, per la terza volta all’approdo galiziano, ciascuna per una via differente.

Cementato vecchie amicizie

«Con questo cammino abbiamo cementato vecchie amicizie con pellegrini e viandanti di lunga data e di media data e costruito le fondamenta solide di nuove amicizie, per la prima volta con noi. Abbiamo condiviso tutto, gli alloggi ristretti, gli spazi comuni, i servizi, le emozioni, le gioie, tantissime, anche i dolori e le sofferenze; a qualcuno la vita ha graffiato l’anima. Tutto questo, giorno dopo giorno, passo dopo passo, ci ha portati sulla tomba dell’apostolo. Che il Cammino di Santiago ti cambia è fuori da ogni dubbio. Se lo vivi bene, torni diverso. Arrivare su quella piazza è tremendamente emozionante. Quando ci siamo lasciati all’aeroporto per far ritorno alle nostre case, gli occhi erano lucidi. Ma riguardando le foto, i sorrisi dicono tutto». Colombo ha nelle gambe tante vie percorse in questi anni: «Dal primo cammino ho capito che pellegrini una volta, pellegrini per sempre. E lo stesso vale anche per gli amici con cui li condividi, sei legato a loro per sempre».