Cerimonia

Ecco la piscina “Todeschini e Fantoni”

Inaugurate una mostra dedicata ai due allenatori e l'opera del maestro Vanni Santarelli.

Ecco la piscina “Todeschini e Fantoni”

E’ stata intitolata ai due allenatori che hanno scritto una pagina di storia del nuoto caronnese.

L’intitolazione della piscina comunale

Oggi, sabato 6 settembre, si è tenuta la cerimonia di intitolazione della piscina comunale di Caronno Pertusella.

Stamattina il sindaco Marco Giudici ha scoperto la targa che riporta i nomi dei due allenatori, Luciano Todeschini e Fabio Fantoni. La data dell’intitolazione non è stata scelta a caso, ma nel giorno del 55esimo anniversario dell’inaugurazione della piscina avvenuta, appunto, il 6 settembre 1970.

Il primo cittadino ha sottolineato:

“La nostra piscina è una realtà importante, tutti sono passati da qui e tutti hanno avuto modo di apprezzare, in questi 55 anni di attività, tutto quello che la piscina ha promosso sul territorio.
Sono due allenatori che hanno portato atleti anche a traguardi e risultati importanti”.

La mostra nell’agorà

Dopo la cerimonia di intitolazione della piscina, è stata inaugurata anche la mostra “Allenatori di vita”, ospitata nell’agorà del municipio di piazza Aldo Moro, dedicata ai due allenatori. Grazie a foto storiche e interviste sono stati ricordati Luciano Todeschini e Fabio Fantoni e, soprattutto, come abbiano svolto l’importante ruolo facendo emergere quattro caratteristiche: l’empatia, l’innovazione, l’autenticità e l’inclusione.

La mostra potrà essere visitata negli orari di apertura del municipio.

L’opera di Vanni Saltarelli

Accanto all’ingresso della piscina di via Capo Sile è stata inaugurata per l’occasione anche un’opera del maestro Vanni Saltarelli.

Come spiegano gli organizzatori:

“L’opera del maestro Saltarelli è densa di simboli e di significato. L’artista ha raccolto e fatte proprie le caratteristiche dell’allenatore declinate da Luciano Todeschini e Fabio Fantoni aggiungendo la propria interpretazione non solo artistico creativa, ma di significato, esprimendo come meglio non si sarebbe potuto, in un unico momento visivo, il senso profondo dell’obbiettivo sportivo, dell’importanza della guida e della presenza dell’Allenatore, di quei principi che, oggi, tutti vorremmo fossero trasmessi ai nostri figli e alle nuove generazioni”.