Dopo l'esposizione in Vaticano, i presepi di Amabile in aiuto per l'Africa
Le composizioni del tradatese Mirto Amabile sono arrivate fino in Vaticano, e quest'anno hanno permesso di sostenere le attività di Good Samaritan
A Tradate c'è chi ha fatto del presepe un'arte, e uno strumento di bene.
L'arte del presepe: il tradatese Mirto Amabile
Partendo dai materiali più umili, riesce a dare forza e attualità al messaggio racchiuso nella più antica delle storie. I presepi di Mirto Amabile sono dei piccoli scrigni d’arte capaci di innescare in chi le guarda una riflessione profonda, che va oltre la rievocazione della nascita di Gesù per raggiungere il significato più profondo del Natale, quello che parla di amore universale e di legami tra le persone.
Le sue composizioni sono state più volte premiate al concorso indetto ogni anno dal Lions Club di Busto Arsizio ed anche alla mostra internazionale “100 presepi in Vaticano”.
Presepi in mostra per l'Africa
Quest’anno i presepi di Amabile sono stati esposti a sostegno dell’associazione Good Samaritan, che nel periodo natalizio ha deciso di affiancare alla sua campagna di solidarietà uno spunto di riflessione dato dalle opere dell’artista ceppinese. Nella mostra allestita a Brunello è stata esposta una selezione di quattordici opere realizzate tra il 2003 e il 2022, tra cui quella esposta in Vaticano nel 2018.
Good Samaritan
Good Samaritan è un’associazione di Caronno Varesino nata nel 1999 da Dorina Tadiello, medico e missionaria comboniana. Negli anni l’associazione ha attivato diversi progetti di cooperazione nel territorio di Gulu, nel nord dell’Uganda, tra cui quello di affiancamento alla cooperativa «Wawoto Kacel», con l’obiettivo di offrire uno spazio lavorativo protetto a ragazze e a donne in condizioni di grave fragilità a causa di disabilità fisiche o psichiche.
Materiali umili, messaggi ricchi
presepe d'arte mirto amabile
presepe d'arte mirto amabile
presepe d'arte mirto amabile
Legnetti portati sulla spiaggia dalla corrente, carte di cioccolatini, bottiglie di plastica, un unico filo di ferro arrotolato su se stesso. Con le sue creazioni Amabile riesce a dimostrare che anche il materiale più umile può essere usato per veicolare il messaggio più prezioso.
Certe volte la sacra famiglia è ben riconoscibile, altre volte va scovata tra un confondersi di linee, figure o macerie. In alcuni casi è l’elemento centrale della composizione, altrove, invece, è immateriale come un riflesso, eppure sempre presente.
Ogni presepe è una piccola opera d’arte che porta l’osservatore a interrogarsi, riflettere, integrare quello che vede con la sua interiorità. Un messaggio che va oltre l’aspetto religioso e che si rivolge alla società attuale, comprendendone e rielaborandone i bisogni, le fatiche e le fragilità. I presepi di Amabile diventano così degli spunti visivi per avviare una ricerca dentro se stessi e allo stesso tempo per allargare i propri orizzonti.
Spazio all'emozione
"I miei presepi nascono da un’emozione, per questo non ce n’è uno uguale all’altro - spiega l’artista ceppinese - Ogni esposizione è l’occasione per un confronto, ed è sempre bello vedere che il messaggio riesce ad andare oltre l’aspetto estetico e a colpire anche chi non è un osservante religioso. Anche in occasione di questa mostra tante persone si sono avvicinate incuriosite, talvolta apertamente titubanti nel vedere la Natività rappresentata in maniera così poco tradizionale, ma proprio queste persone ti restituiscono il riscontro più intenso, nato da una riflessione profonda".