Scivolone sui numeri

Dopo le polemiche social, scivolone di Imen Jane sul numero dei morti Covid a Nembro

Dopo lo scandalo della falsa laurea e le accuse di classismo, la influencer ospite del festival "Migliori di così" pubblica su Instagram un'informazione "gonfiata" di dieci volte

Dopo le polemiche social, scivolone di Imen Jane sul numero dei morti Covid a Nembro
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Ieri sera (7 luglio), la manifestazione "Migliori di così – Festival delle Rinascite" di Nembro ha ospitato Imen Jane (all'anagrafe Imen Boulahrajan), varesina di 25 anni di origini marocchine diventata star sui social grazie alle sue spiegazioni "in pillole" di concetti di economia. Proprio grazie a questa sua attività di divulgazione, in particolare tra i più giovani, a inizio 2020 la prestigiosa rivista Forbes l'ha inserita tra i talenti under 30 più influenti e interessanti nel mondo dei media 2.0.

Lo scandalo della falsa laurea

Imen Jane, a Nembro, è stata invitata per parlare di giovani, economia e comunicazione nell'era dei social. E quest'ultimo in particolare è un tema che la 25enne conosce molto bene. Non solo per averci costruito sopra una carriera (seppur da pochi anni), ma anche perché, negli ultimi dodici mesi, proprio su Internet e sui social sono nate due polemiche che l'hanno riguardata. La prima, certo di non poco rilievo, risale al giugno 2020: Dagospia, infatti, rese noto che la laurea in Economia che la influencer diceva di avere, in realtà non era mai stata conseguita. Imen Jane, per qualche settimane, scomparve dai radar web, per poi ricomparire lentamente, come se nulla (o quasi) fosse successo.

Le accuse di classismo

La seconda polemica, invece, è più recente e risale soltanto alla scorsa settimana. A scatenarla è stata Imen Jane stessa, che durante un soggiorno a Palermo in compagnia dell'amica Francesca Mapelli (31enne brianzola responsabile fashion & luxury per il Sud Europa di Vice, ex collaboratrice della società di Chiara Ferragni e anche lei inserita da Forbes, nel 2020, tra i talenti under 30 più interessanti) ha pubblicato su Instagram delle story davvero di cattivo gusto, in cui le due amiche criticavano una giovane commessa per una risposta che aveva dato a Mapelli a una sua richiesta. In particolare, a scatenare le critiche è stato il classismo e le parole delle due, che lasciavano intendere come la bassa paga della commessa fosse dovuta non tanto a "colpe" del datore, quanto alla sua scarsa voglia di mettersi in gioco, di informarsi di più.

Come un anno fa, anche in questo caso Imen Jane ha lasciato che la tempesta passasse (lasciando però sul campo diverse migliaia di followers che, su Instagram, hanno deciso di non seguirla più) per poi pubblicare alcuni video in cui, pur senza entrare nei dettagli, ammetteva di aver commesso degli errori. Un "mea culpa" che non ha convinto molti.

L'erroraccio sulle vittime Covid a Nembro

Il silenzio social di Imen Jane è stato rotto proprio ieri, quando la influencer ha voluto raccontare ai suoi seguaci il suo intervento al festival di Nembro. Peccato che, nell'occasione, sia incappata in un altro scivolone. In una story, dando ai suoi followers qualche informazione in più su Nembro, la 25enne ha scritto: «A Nembro nelle prime cinque settimane di pandemia è venuto a mancare ben il 10 per cento della cittadinanza». Un'informazione completamente sbagliata, e non di poco.

Numeri alla mano: Nembro conta oltre undicimila abitanti e se davvero, tra il marzo e l'aprile 2020, fosse morto il dieci per cento della cittadinanza significherebbe qualcosa come 1.100 vittime. Le cifre, in realtà, sono un po' diverse. Per quanto tragiche, infatti, raccontano di 152 vittime a marzo 2020. Tantissime, se si considera che la media dei decessi mensili degli anni precedenti era di dodici, ma certo non il dieci per cento della cittadinanza.

Sia chiaro: nulla di grave. Si tratta di un errore commesso in buona fede. Ma certo fa specie che ad averlo commesso sia stata una persona che dice di essere esperta di economia (e dunque di numeri) e che è divenuta famosa per il suo ruolo da divulgatrice social, anche per quanto riguarda le notizie di attualità e di politica. Ed è proprio questo ciò che hanno sottolineato sui social anche i ragazzi della seguitissima pagina Instagram "Average Berghem Guy" (quasi 42mila followers), che hanno commentato: «Diamo visibilità negativa a chi fino a oggi ne ha avuta troppo positiva».

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