Dopo il successo della Boschilonga una nuova impresa in sella alla bici: destinazione Parigi
«Partiremo venerdì 25 maggio alle 7.30 dalla piazza di Uboldo e pedaleremo per 1.150 chilometri».
Dopo il successo della Boschilonga che ha portato a Uboldo, ora è arrivato il momento di una nuova impresa.
Dopo la Boschilonga ora di nuovo in sella verso Parigi
A parlarne è Stefano Moneta, pilastro dell’associazione Helios, che insieme ad altri amici è pronto a partire per Parigi. Con lui ci saranno Roberto Semelli di Uboldo, Luca Clerici di Rovellasca e Oreste Patachini di Viterbo. Il gruppo avrà poi il supporto di un amico non pedalatore che li seguirà il furgone, Attilio Lanzani.
«Partiremo venerdì 25 maggio alle 7.30 dalla piazza di Uboldo, faremo una prima tappa a Susa, poi a Chambéry, quindi ai Castelli della Loira e dopo una settimana arriveremo a Parigi. Percorreremo un totale di 1.150 chilometri. Quest’anno vogliamo unire il nostro viaggio alle Olimpiadi, per tale motivo abbiamo scelto Parigi come destinazione. E’ il nostro appuntamento fisso, la nostra vacanza tra amici, all’insegna dello sport, del buon cibo, della cultura e del relax.
Pronti per una nuova avventura
«Siamo pronti a partire e ancora con più energia dopo il successo della 31esima edizione della Boschilonga - spiega Moneta - Un appuntamento fisso per Uboldo possibile grazie alla collaborazione tra l’associazione Helios, Eco 90, Pro loco e Astra. Quest’anno è stata un’edizione sofferta dal punto di vista fisico perché abbiamo dovuto far fronte ai danni del maltempo dello scorso anno, abbiamo sistemato il parco per creare le condizioni adatte per affrontare il percorso, che è stato molto apprezzato. La Boschilonga è una gara agonistica ed è una delle tre prove del campionato provinciale. Gli agonisti erano 171 e con pedalata ecologica siamo arrivati a circa 220 partecipanti. E’ un percorso unico nel suo genere». Una menzione particolare ai bambini, erano un centinaio. «Hanno affrontato un percorso di 8 chilometri - ha proseguito - Questa manifestazione è agonistica, ma allo stesso tempo legata all’ambiente che rispettiamo e di cui ci prendiamo cura, anche grazie al supporto di Eco 90. In questo modo teniamo vivo il bosco, lo puliamo, facciamo in modo che la gente lo viva. Anche questo è un modo per renderlo sicuro».