Tradate

Da Tradate ai Mondiali di Rugby, con la maglia dell'Europarlamento

Il consigliere comunale, senior advisor a Bruxelles, racconta l'avventura alla Coppa del Mondo, dall'esordio davanti l'Haka della Nuova Zelanda alla vittoria contro l'Inghilterra

Da Tradate ai Mondiali di Rugby, con la maglia dell'Europarlamento
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Ai Mondiali di Rugby con la maglia dell’Europarlamento, davanti all’haka della Nuova Zelanda, contro l’armata dei «bleus» francesi e poi contro l’Inghilterra. «Una cosa indescrivibile», racconta Federico Martegani, in campo come pilone e seconda linea per la prima squadra di rugby dell’Europarlamento.

Un tradatese alla Coppa del Mondo dei Parlamenti

Un’avventura iniziata nel maggio 2022, quando tra lo staff e gli eurodeputati inizia a circolare una mail sulla possibilità di creare una squadra in vista dei mondiali di rugby in Francia (in corso in queste settimane) per partecipare alla Parliamentary Rugby World Cup, un torneo di fratellanza e amicizia che anticipa quello professionistico.

"Un po’ di colleghi sapendo che avevo giocato a rugby me l’avevano inoltrata e così si è iniziata a creare una squadra, a cercare gli allenatori e gli sponsor", racconta Martegani.

A fine settembre i primi allenamenti sul campo, con una truppa di 40 giocatori, che per la maggior parte non avevano nemmeno mai preso in mano una palla ovale. A marzo la prima partita, finita in sconfitta ma con tanti buoni segnali. Poi, tra giugno e luglio, la convocazione, il sorteggio dei gironi, il calendario di partite e appuntamenti.

"Non sapevamo cosa aspettarci - continua Martegani - Di certo, non ci aspettavamo un calendario così fitto e 'da professionisti', con giornate fatte di allenamenti, fisioterapie, riunioni di squadra e incontri istituzionali".

L'esordio contro gli All Blacks e la vittoria contro l'Inghilterra

Nove giorni di fuoco. La prima partita il 2 settembre contro la formazione parlamentare della Nuova Zelanda, che avrebbe poi vinto anche quest’anno l’edizione.

"Avevamo gli occhi di tutti puntati addosso, anche perché sapevano che eravamo nati un anno prima con pochissima esperienza e c’era tanta curiosità - Siamo scesi in campo fra gli applausi e gli incoraggiamenti di tutte le altre squadre. E poi, dopo gli Inni nazionali, l’impressionante Haka che ha aperto una partita durissima, loro erano degli alieni, enormi".

Dopo l’esordio, la seconda partita con la Francia e la seconda sconfitta. Ma all’ultima partita, finalmente la vittoria contro l’Inghilterra.

"Il nostro è un gruppo bellissimo, formato da giocatori provenienti da tutt’Europa e affiatatissimo. Ogni partita siamo migliorati, fino a vincere - racconta Martegani - Nonostante l’emozione fortissima siamo riusciti a rimanere sempre concentrati ed è stato bello ricevere i complimenti e riconoscimenti proprio dai neozelandesi, in sintonia col fatto che il rugby è uno sport fatto prima di tutto di valori, amicizia, rispetto e incontro".

A torneo e festeggiamenti finiti con la premiazione della Nuova Zelanda (e la consegna della maglia del Tradate Rugby da Martegani al capitano neozelandese), ritorno a Bruxelles e agli allenamenti.

"Ho scoperto un nuovo livello di rugby e riscoperto le emozioni che solo questo sport ti sa dare - conclude Martegani - E come me tanti compagni che non conoscevano nemmeno questo sport e si sono trovati 'catapultati' in una coppa del mondo". Prossimi impegni? Presto da dire. Ma a febbraio inizierà il 6 Nazioni, e anche quello, come il Mondiale, ha il suo torneo dei Parlamenti.

"Chissà - chiosa Martegani - Intanto, testa bassa e allenarsi".

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