Cybersecurity, Elena Ferrari premiata per le sue ricerche da Acm di New York
La professoressa, che dal 2019 è tra le 50 donne italiane più influenti nel campo delle nuove tecnologie, ha ricevuto il premio dalla più prestigiosa associazione internazionale di informatica
Cybersecurity: nuovo prestigioso premio per Elena Ferrari, professoressa ordinaria di Informatica dell’Università dell’Insubria, Dipartimento di Scienze teoriche e applicate.
Premio internazionale ad Elena Ferrari per le sue ricerche sulla cybersecurity
La professoressa dell'Università dell'Insubria ha ricevuto l’Acm Sigsac Outstanding Contributions Award durante una cerimonia virtuale che si è tenuta nella notte tra il 17 e il 18 novembre. Il riconoscimento è attribuito dall’Association for computing machinery (Acm) con sede a New York, la più grande e importante associazione internazionale nel settore dell’informatica. Annualmente il gruppo di lavoro di Acm sulla sicurezza seleziona un solo ricercatore che ha contributo in modo significativo allo sviluppo del campo della sicurezza informatica tramite l’innovatività e la rilevanza delle sue ricerche, la formazione di studenti e l’organizzazione di eventi e conferenze.
La professoressa Ferrari, docente di Sicurezza e privacy nel corso di laurea magistrale in Informatica, si occupa della protezione della sicurezza e della privacy in svariati domini applicativi, insieme al gruppo di ricerca StrictSociaLab da lei coordinato. Le ricerche più recenti riguardano la prevenzione e l’analisi di malware, l’utilizzo della blockchain per fornire servizi di sicurezza e la protezione della privacy e della sicurezza delle informazioni su smartphone.
"Sono particolarmente onorata di questo premio – dice Elena Ferrari – perché riconosce una combinazione importante di fattori: non solo l’eccellenza e l’impatto della attività di ricerca, ma anche l’attività di formazione svolta verso studenti e dottorandi".
Nel 2019 Elena Ferrari era già stata nominata tra i 58 fellow dell’Association for computing machinery. E nel 2018 il suo nome è entrato nella stretta cerchia delle 50 donne italiane più influenti nel campo delle nuove tecnologie (Inspiring Fifty) e tra le 100 maggiori scienziate italiane nell’ambito Stem. Per le sue ricerche nell’ambito della security e della privacy ha ottenuto nel 2009 il Technical Achievement Award, premio attribuito ogni anno dall’Institute of electrical and electronic engeneers, quinta donna al mondo a riceverlo dal 1985, anno della sua istituzione. Dal 2013 è fellow della Ieee. Le sue ricerche nell’ambito delle reti sociali sono state premiate da Google nel 2011, mentre nel 2014 ha ottenuto l’Ibm research award per le sue ricerche nell’ambito dei Big Data.