Ceriano, Cogliate e Lazzate a caccia dei "Campioni della Notte"
Usare lo sport e portarlo nei luoghi di ritrovo dei giovani per combattere la "mala movida" e il disagio: via al progetto sperimentale con CONI e CSI
Si chiama “I campioni della notte” l’iniziativa del Comune di Lazzate, in collaborazione con Coni, Csi e i Comuni di Ceriano Laghetto e Cogliate, contro la “mala movida”.
Mala movida, Lazzate lancia il progetto "Campioni della Notte"
Si tratta di un progetto sperimentale, il cui obiettivo è contrastare la cattiva movida che ha ripreso a far parlare di sè dopo la fine dei lockdown e spesso nasce da situazioni di profondo disagio da parte dei giovani.
"Il progetto, dal titolo significativo e volutamente forte, prevede di andare a costruire relazioni, uscendo dai contesti tradizionali dei servizi, partendo dai luoghi dove i ragazzi si incontrano, con l’aiuto e il supporto di Educatori formati, chiamati Sport Angels", spiega delegato CONI Monza e Brianza Martina Cambiaghi, che aggiunge:
"Lo sport è il più grande aggregatore sociale che esista e con questo progetto pilota vogliamo dimostrarlo. Una volta costruita la relazione con i ragazzi e conquistata la loro fiducia attraverso proposte sportive, verranno messe in campo azioni che consentiranno di dare vita a progetti comuni in attività sportive, anche con il coinvolgimento delle ASD/SSD del territorio".
Comuni fiduciosi
A Lazzate si sono subito affiancati Cogliate e Ceriano Laghetto, estremamente ottimisti circa le potenzialità del progetto: Andrea Basilico, primo cittadino cogliatese, si dice infatti "certo che questo programma sperimentale darà grandi risultati". "CONI e CSI dimostrano con i fatti l’interessamento ai giovani ed al territorio - aggiunge Roberto Crippa, sindaco di Ceriano - soprattutto in questo periodo dove i disagi generati dalla pandemia al mondo giovanile stanno prepotentemente esplodendo".
Il CSI: "Fuori dai campetti, cerchiamo i giovani dove si trovano"
"Apriamo i cantieri sportivi ai ragazzi e ai giovani - commenta Massimo Achini di CSI Milano - Lo sport esce dai campi e dai palazzetti e va ad incontrare i ragazzi dove si trovano: muretti , slarghi, parchetti. Quello che conta è andare incontro a tutti. Oggi viviamo un tempo caratterizzato da una grande emergenza educativa conseguenza dei lockdown esistenziali dovuti alla pandemia. I cantieri sportivi sono una carta in più per stare vicino ai ragazzi e ai giovani".
Monti: "La repressione non è la risposta"
D'altronde la storia insegna che la repressione di fronte a questi fenomeni soprattutto giovanile non risolve mai il problema. Lo rimarca il consigliere regionale leghista Andrea Monti, lazzatese doc:
"Sono felice che Lazzate sia protagonista di questo progetto sperimentale, in cui forse per la prima volta in provincia si intende utilizzare lo sport come strumento volto a migliorare la sicurezza e vivibilità delle nostre strade e piazze, troppo spesso nei mesi estivi ostaggio di episodi che hanno creato qualche tensione. Dobbiamo cercare di coniugare la sacrosanta esigenza di pace e tranquillità delle nostre famiglie, con la voglia naturale di divertirsi e di occupare gli spazi tipica dei giovani ragazzi. La risposta non deve essere la repressione, è giusto utilizzare lo sport. Siamo fiduciosi sul successo di questa iniziativa che potrà essere facilmente esportata altrove e che, assieme al CONI, intendo proporre anche al Pirellone”.
Il Protocollo di Intesa avrà la durata di un anno e il Comune di Lazzate si è già attivato per la mappatura dei luoghi più “a rischio” assembramento, individuandoli presso l’ingresso delle Scuole Medie di Via Laratta e al Lavatoio di Via Vittorio Veneto angolo Via Cesare Battisti.