Rattoppano la via con catrame al posto della pavimentazione originaria del centro storico di Cairate e il sindaco li “sbrana”.
Catrame al posto della pavimentazione originaria, l’ira del sindaco
E’ successo nei giorni scorsi quando Anna Pugliese non le ha mandate a dire all’impresa che – nell’ambito dell’intervento di allacciamento di un privato alla rete dei sottoservizi in via Molina – non ha ripristinato il fondo stradale con i sampietrini rimossi per lo scavo, ma lo ha ricoperto con una gettata di asfalto. «La richiesta del Comune, che non ha in carico il lavoro ma l’ha autorizzato, era chiara e imponeva di ripristinare la strada come in origine, quindi riposizionando i sampietrini. Appena ho visto l’opera ignobile con la quale pensavano di aver chiuso il lavoro, se anche fosse provvisorio, mi sono adirata e ho subito intimato all’azienda di ripristinare prontamente la pavimentazione. Non accetto queste lavorazioni fatte con superficialità, confidando che l’ente pubblico possa aspettare una futura sistemazione. O rimediano nei tempi stretti che abbiamo imposto o saranno sanzionati. Ritengo che questo passaggio non dovesse neppure essere necessario perché tutti dovrebbero lavorare bene e adempiere a quello che sono chiamati a fare nella propria professione».
Queste società devono smettere di lavorare così
L’invettiva di Pugliese non si ferma e rincara: «Le grandi società che gestiscono i sottoservizi devono finirla di lavorare al di fuori delle regole e con i tempi dei ripristini che fanno loro comodo, così come ai cittadini si impone di fare le cose per bene, lo stesso vale per loro». E il sindaco evidenzia che la copertura dello scavo con il catrame è solo la mancanza più eclatante, ma non l’unica di un cantiere pieno di mosse sbagliate: «Hanno lasciato i sanpietrini rimossi ammassati a lato strada, non in sicurezza. Hanno depositato il materiale di cantiere nella nuova piazza Giardino delle Badesse senza chiedere alcuna autorizzazione. Non hanno comunicato i tempi del ripristino della strada come i origine, cosa che avrebbero peraltro dovuto fare subito». E ribadisce: «Se queste società sono abituate a lavorare così qui a Cairate non lo possono fare, vadano a rovinare il paese altrove. Sono cose che fanno arrabbiare, anche perché sono sotto gli occhi di tutti e i cittadini pensano poi subito che sia opera del Comune. Invece qui non funziona così».