TRADATE

Carugati riconquista  il titolo di campionessa italiana di bodypainting

La tradatese è stata incoronata ancora una volta campionessa italiana al Festival di  Riva del Garda

Carugati riconquista  il titolo di campionessa italiana di bodypainting
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La sua arte è quella di dare corpo alla fantasia, trovare forma ai sogni, trasformare o il fantastico in reale e viceversa. Benedetta Carugati è stata incoronata ancora una volta campionessa italiana di bodypainting al Festival che si è tenuto a Riva del Garda. Una manifestazione che raccoglie ogni anno nella splendida località trentina artisti provenienti da tutta Italia e tanti appassionati anche dall’estero.

Il titolo torna nelle mani della tradatese dopo alcuni anni trascorsi dall’altra parte del palco, in qualità di giudice

Il titolo torna nelle mani della tradatese dopo alcuni anni trascorsi dall’altra parte del palco, in qualità di giudice, essendo una delle maggiori artiste di questo ambito a livello nazionale. «Essere chiamati a ricoprire il ruolo di giudiceè un bel riconoscimento, ma si perde tutto il divertimento. Trovo giusto invece rimettersi in gioco ed in questo modo alzare il livello della competizione e spiengere anche gli altri artisti a tiare fuori il meglio».
Ma c’è anche un’altra ragione che l’ha spinta a tornare in gara. «L’ho fatto soprattutto per mia figlia, che adesso ha otto anni e sta iniziando a mostrare curiosità e interesse per questo mondo. Anche lei è dotata di una forte vivacità creativa e questa è stata l’occasione per farle vedere da vicino questo mondo e farla immergere nell’atmosfera che questo genere di evento porta con sè. Mi è stata accanto in tutte le fasi di lavorazione e ha potuto vedere passo dopo passo come si concretizza l’idea iniziale. E’ stato un modo per sentirci ancora più vicine e condividere un momento speciale tra madre e figlia».

Il tema dell’edizione 2024 era: Maschere: l’irresistibile voglia di indossarle

Gli strumenti del mestire della tradatese sono quelli tradizionali: colori, pennelli, spugne, cambia però il supporto: la tela da dipingere è infatti il corpo umano, con tutte le sue e potenzialità. Una volta saputo il tema della competizione, gli artisti hanno il tempo di sviluppare il progetto e di imbastire le eventuali protesi da applicare al soggetto, ma l’assemblaggio dell’opera vera e propria deve avvenire in loco il giorno della gara, in un tempo massimo di 6 ore e 30 minuti.
Il tema dell’edizione 2024 era: Maschere: l’irresistibile voglia di indossarle. Carugati si è presentata all’appuntamento assieme alla collaboratrice Daniela Zanini e alla modella Denise Giardina. «Il tema era veramente ampio e il rischio di cadere in qualcosa di banale era alto». La scelta è stata quella di sviluppare la traccia in un’ottica pirandelliana.

"La maschera è quella che indossiamo tutti i giorni per compiacere gli altri"

«La maschera è quella che indossiamo tutti i giorni per compiacere gli altri. Al centro si trova una maschera spezzata a metà, attorniata da ali di uccello (le parole delle persone che ci avvolgono e ci condizionano) oltre la quale di vede il nostro vero volto, seminascosto. Da qui quale si dipartono i pensieri rappresentati da una linea bianca che una volta raggiunta la sommità del capo si diparte in differenti teste, molteplici anche queste, perchè condizionate da ciò che vediamo e dal modo in cui gli altri ci vedono. Su gambe e braccia sono rappresentati una mappa e un faro, cioè le cose importanti che ci mantengono ancorati alla realtà e a ciò che veramente siamo».

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