Caro energia, la Regione in soccorso delle RSA con 40 milioni
Da settimane le strutture invocavano un intervento che permettesse di evitare o contenere gli aumenti delle rette
Quaranta milioni di euro dalle casse di Palazzo Lombardia alle case di riposo lombarde: intervento della Regione contro il caro energia che sta mettendo in ginocchio le strutture, costringendole ad aumentare le rette alle famiglie.
40 milioni dalla Regione per le RSA contro il caro energia
Un intervento che era stato evocato da più parti da diverse settimane, dalle associazioni che riuniscono le RSA, in particolare quelle onlus, alle singole strutture come il Villaggio Amico di Gerenzano, che aveva scritto al Presidente Fontana. Strutture che negli ultimi mesi, visti i costi raddoppiati quando non triplicati delle bollette e il peso dell'inflazione su tutte le forniture, si sono viste in gran parte costrette ad aumentare le rette, in attesa che la Regione intervenisse adeguando i suoi contributi alla situazione economica.
La giunta regionale intende destinare 39,2 milioni di euro per «andare incontro a tutta la rete delle unità di offerta sociosanitaria residenziali e semiresidenziali e domiciliari per persone anziane e per persone con disabilità».
Lo dichiara il presidente Fontana
L'annuncio arriva dal presidente della Regione, Attilio Fontana. Grazie a questi fondi destinati alle strutture, si dovrebbe scongiurare il rischio di vedersi aumentare anche il costo delle rette a causa dell’aumento del costo dell’energia.
"Lo abbiamo fatto - ha spiegato Fontana - per evitare che soprattutto le piccole realtà corressero il rischio di interrompere la loro attività, lasciando senza servizi essenziali le famiglie di disabili e anziani".
“In questo modo abbiamo deciso di venire incontro alle famiglie, su cui viene scaricato l’impatto dell’aumento dei costi, visto che il servizio di assistenza si regge in larga misura sulla loro compartecipazione alla spesa. È necessario però che anche il Governo, così come avevo scritto la settimana scorsa al presidente del Consiglio, si faccia carico ulteriormente di aiutare questo comparto. Punto di riferimento essenziale per le famiglie di anziani, disabili e minori in difficoltà”.
Dal sostegno restano però escluse le strutture che si occupano di dipendenze e salute mentale, per le quali la Regione assicura l'impegno a reperire ulteriori risorse.