Caos tamponi, Astuti: "Priorità a chi è vaccinato e deve uscire dalla quarantena"
Il consigliere regionale Pd: "La scelta di chi non vuole vaccinarsi e ha bisogno di almeno tre tamponi a settimana impedisce di fare il test in tempi rapidi a chi, pur vaccinato, deve farne per essere riammesso a scuola o per uscire dalla quarantena"
Lunghe code, tempi d'attesa sempre maggiori per i tamponi. La "colpa" per il consigliere regionale Pd Samuele Astuti è duplice: della Regione non in grado di mettere in campo una strategia e un'organizzazione capaci di garantire test e tracciamento, e dei no vax che richiedendo tre tamponi a settimana intasano le farmacie e assorbono gran parte dell'offerta.
Caos tamponi, Astuti: "Priorità a chi è vaccinato e dopo una quarantena deve poter tornare al lavoro e a scuola"
E' corsa ai tamponi per chi è senza vaccino e ne ha bisogno per andare al lavoro o usufruire dei servizi "riservati" ai possessori di Green Pass e soprattutto per chi esce da una quarantena e ha bisogno di conferme sulla fine dell'infezione per tornare al lavoro o a scuola. Le difficoltà del sistema, più volte ribadite anche da Ats Insubria, sono note: dal lato dei molecolari, i laboratori faticano a tenere il passo con i volumi di tamponi necessari (soprattutto per il comparto scuola); da quello dell'offerta territoriale, delle farmacie, l'obbligo di Green Pass per accedere al lavoro e a diversi servizi ha causato la corsa alla prenotazione da parte dei non vaccinati.
Una situazione che Astuti torna a denunciare:
"Fare un tampone in tempi rapidi - attacca Astuti - è ormai impossibile. E le conseguenze sono gravissime: salta completamente il tracciamento e questo proprio nel momento di una gravissima recrudescenza della pandemia, che vede ogni giorno numeri più allarmanti. La Regione, ancora una volta, sta dando una pessima prova di se. Servono strategia e organizzazione e ad oggi mancano entrambe. Basta guardare le farmacie dove ormai è completo caos.
Pur apprezzando il fatto che tutte le farmacie abbiano aderito alla convenzione con la Regione per il prezzo calmierato dei tamponi imposto dal Governo, è evidente che la scelta di coloro che non vogliono vaccinarsi e hanno bisogno di almeno tre tamponi a settimana impedisce di fare il test in tempi rapidi a coloro che, pur vaccinati, devono fare due tamponi a distanza di cinque giorni per essere riammessi a scuola o per uscire dalla quarantena. Il risultato è che fioriscono libere iniziative, come nei parcheggi di Linate e Vimodrone, dove privati fanno tamponi a 50 euro l’uno".
La richiesta alla Regione
La richiesta è chiara e netta:
"Chiediamo che la Regione - conclude Astuti - dia indicazione alle farmacie convenzionate di dare priorità a chi ha assolto il ciclo vaccinale e deve presentare esito di tampone negativo per rientrare a scuola o al lavoro. Alla Regione chiediamo, infine di potenziare i centri vaccinali, troppo in fretta smantellati nei mesi scorsi. Sappiamo ormai tutti bene che i vaccini, uniti al tracciamento, sono la nostra unica arma per arginare il virus".