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Arte e fede, a Gorla Maggiore c’è il Presepe di Pasqua

Il diorama itinerante, ideato dieci anni fa, sarà esposto nella chiesa di San Carlo dal 24 marzo al 5 maggio.

Arte e fede, a Gorla Maggiore c’è il Presepe di Pasqua
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Il «Presepe di Pasqua» torna a casa. Sarà esposto nella chiesa di San Carlo di Gorla Maggiore dal 24 marzo al 5 maggio il diorama itinerante ideato e realizzato nel 2014 dal gruppo di artisti e artigiani gorlesi ispirato dall’allora parroco don Giuseppe Marinoni, nel tempo ampliato e arricchito, durante le tappe del suo percorso sul mandato iniziale di «proposta a tutti gli uomini di buona volontà».

Il Presepe di Pasqua torna a casa

Un viaggio che dieci anni dopo approda là dove tutto era partito. «L'opera è il risultato creativo di un connubio culturale e spirituale, nel quale le varie maestrie e competenze tecniche dei componenti del gruppo si sono coniugate con gli stimoli narrativi del Vangelo fino a realizzare questa idea», raccontano i Maestri del presepio. Sette le scene rappresentate con due elementi visivi a caratterizzale: luce e buio. Con la straordinaria capacità di portare i visitatori a immergersi nella realtà riprodotta, tra suggestioni ed effetti speciali.à

Come è stato realizzato

«Dal punto di vista tecnico e dei materiali, il gruppo ha avviato l'attività partendo dal progetto grafico-pittorico realizzato dal professor Salvatore Cannizzaro fondamentale per tradurre poi tridimensionalmente ogni singola scena, ogni dettaglio figurativo ed espressivo del Vangelo. Il paesaggio scenografico rispecchia quello palestinese al tempo di Gesù. Per il paesaggio orografico è stato usato come struttura base il polistirene, cartone e iuta imbevuta di gesso. Per gli edifici il materiale dominante è polistirene e stucco. Per gli alberi una struttura in fili di ferro rivestita di cartapesta poi colorata e sui rami ciuffi di muschio norvegese. Le sculture – realizzate in terra cotta con il vestiario tipicamente medio orientale – nella loro postura, costumi ed espressioni si richiamano ai momenti dolorosi e misteriosi della passione di Cristo».
Questa la descrizione tecnica, che poi nel tempo ha trovato ulteriori sviluppi: dalla movimentazione della pietra del sepolcro, ai tuoni e fulmini del temporale alla morte di Gesù, alla pedana vibrante per simulare il terremoto, fino all’illuminazione e all’apertura delle porte delle case. Effetti decorativi, scenografici e meccanici aggiunti in occasione di ciascuna tappa percorsa dal diorama, dal collegio Rotondi a Lonate Ceppino a Malnate. E ulteriori novità si annunciano per l’allestimento nella chiesa di San Carlo. «Ringraziamo don Valentino per la preziosa collaborazione e tutti i volontari e benefattori che hanno contribuito a mantenere questa manifestazione nel tempo».

Gli artisti che lo hanno realizzato

Questi gli artefici del diorama: Salvatore Cannizzaro, Aldo Graziani, Eugenio Perin, Tino Gadda, Carlo Maria Landoni, Luigi Saporiti, Angelo Colombo, Piermario Aldizio, Maurizio Lualdi, Alfonso Colombo, Gaetano Macchi, Giuseppina Aldizio, Carlo Fumagalli, Grazia Barlocco e Tina Innocenti. Inaugurazione la Domenica delle Palme, 24 marzo.

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