Celebrazione

Aperto l’Anno Santo al Santuario di Saronno

Monsignor De Scalzi: “Dalla porta si entra per adorare Dio e si esce per amare e servire i fratelli”.

Aperto l’Anno Santo al Santuario di Saronno
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Ieri, domenica 29 dicembre, la celebrazione presieduta da sua eccellenza monsignor Erminio De Scalzi.

Aperto l’Anno Santo in città

Ieri, domenica 29 dicembre, si è aperto l’Anno Santo al Santuario della Beata Vergine dei miracoli di Saronno.
Alle 17.30 si è tenuta la celebrazione mariana con il rito dell’apertura del Giubileo presieduta da sua eccellenza monsignor Erminio De Scalzi. A seguire la Messa solenne durante la quale sono stati benedetti i “segni giubilari”, due diademi, con i quali sono poi stati incoronati la Madonna e il Bambino. (Le celebrazioni sono state trasmesse in diretta da Radiorizzonti).
Diademi realizzati da Emilio Borsani, artigiano e fabbro di Nerviano, dal disegno di Angelo Caldera, scenografo e artista di Caronno Pertusella, su idea di don Massimiliano Bianchi, responsabile del Santuario della B.V. dei Miracoli di Saronno.

Tre i simboli che racchiudono, come ha illustrato il prevosto, monsignor Giuseppe Marinoni:

“Sui segni giubilari vi sono tre simboli: la croce, la lettera M – a indicare Maria – e l’ancora della speranza. La croce è il segno dell’amore di Cristo per noi, su quella croce tutti siamo stati amati, salvati e redenti. La lettera M è il segno della fede di Maria, che è modello di fede e di virtù e Madre. E l’ancora, il segno della speranza, che papa Francesco ha voluto mettere al centro di questo Giubileo”.

“Si entra per adorare Dio. Si esce per amare e servire i fratelli”

Nell’omelia monsignor De Scalzi ha ricordato:

“Papa Francesco aprendo le due porte, quella di San Pietro e quella del carcere di Rebibbia, ha idealmente aperto tutte le porte delle chiese giubilari, compresa quella di questo nostro splendido Santuario.
Se ci pensiamo ogni porta implica un duplice movimento: quello di entrare, ma anche quello di uscire.
Entrare significa trovare accoglienza, il calore di una casa, l’affetto di un abbraccio con Dio.
Ma poi occorre uscire (…). Nessuna liturgia, neanche questa, ci esime dall’amore ai fratelli, nessun rito ci esime dall’amore ai poveri, ai malati, a tutte le persone che hanno bisogno di noi. Sulla porta di ogni chiesa giubilare si dovrebbe scrivere “Si entra per adorare Dio. Si esce per amare e servire i fratelli”".

Le chiese giubilari della nostra Diocesi

Oltre al Santuario della Beata Vergine dei miracoli di Saronno sono queste le altre chiese giubilari della Diocesi:
Cattedrale Metropolitana di S. Maria Nascente (Duomo di Milano); Basilica di S. Ambrogio, Milano; Santuario S. Maria dei Miracoli presso S. Celso, Milano; Santuario di S. Maria del Monte, Varese; Basilica di S. Maria Assunta, Gallarate; Santuario Nostra Signora della Vittoria, Lecco; Santuario Madonna del Bosco, Imbersago; Santuario della B. Vergine Addolorata, Rho; Santuario di S. Pietro da Verona, Seveso; Santuario S. Maria delle Grazie, Monza; Chiesa della Sacra Famiglia dell’Istituto Sacra Famiglia, Cesano Boscone; Basilica di S. Maria Nuova, Abbiategrasso; Chiesa parrocchiale di S. Martino e S. Maria Assunta, Treviglio; Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta, Cernusco sul Naviglio.

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