Tradate

Anche a Tradate lo sportello "SOS Liste d'Attesa"

Un nuovo servizio aperto a tutti alla Camera del Lavoro di via Carducci

Anche a Tradate lo sportello "SOS Liste d'Attesa"
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Visita prescritta, ma fissata oltre i termini? Presto anche a Tradate ci si potrà rivolgere allo sportello "SOS liste d’attesa", pronto a partire alla Casa del Lavoro di via Carducci.

A Tradate lo sportello SOS Liste d'Attesa

Tradate come Saronno, Angera, Busto, Cassano e le altre città della provincia che nell’ultimo anno hanno seguito l’esempio di Varese, grazie alla rete di Acli, Attac, Auser, Cgil, Spi Cgil, Cooperativa per la lotta contro l’emarginazione, Federconsumatori e Medicina Democratica, avrà quindi un punto dove trovare un alleato contro i ritardi della sanità.

Il segretario dello Spi Cgil Mario Santoro parte dal concreto:

"Nei giorni scorsi una persona si è rivolta a noi perchè doveva effettuare una TAC con contrasto entro 120 giorni, ma le avevano dato appuntamento all’anno prossimo. Ci siamo attivati, come faremo quando lo sportello sarà a regime, ed è arrivato l’appuntamento per la settimana dopo, a Tradate".

Un "sindacato dei pazienti"

Non un canale preferenziale, va detto subito, ma un "sindacato dei pazienti", che sa come muoversi, a chi rivolgersi, a quali diritti fare appello e come farli rispettare. Spesso basta poco, una mail, altre volte invece è più complicato.

"L'accesso alla sanità è un diritto"

"E’ sempre più difficile avere un appuntamento nei tempi richiesti, se non a pagamento - spiegano le volontarie dello sportello - Chi può permetterselo si rivolge al privato, chi non può aspetta o rinuncia. Poi ci sono i cortocircuiti che ad esempio non permettono di prenotare alcune prestazioni all’ospedale di Tradate attraverso il fascicolo elettronico, ma solo rivolgendosi direttamente al Cup".

Un problema che tocca soprattutto gli anziani, il 25% del bacino di riferimento (55mila persone totali), ma anche tante situazioni di fragilità.

"La sanità lombarda, venduta per anni come un’eccellenza, ha delle grosse lacune - rimarca Santoro - e lo vediamo non solo negli ospedali in difficoltà, ma anche nelle Case di Comunità. Non dovrebbe esserci bisogno di questo sportello, eppure le esperienze di quelli già attivati ci dicono che è essenziale".

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