La storia

Alpino a 19 anni, Syria è entrata nell’esercito

Dopo un percorso affrontato con caparbia determinazione, la giovane fagnanese è entrata nell’Esercito italiano nel Corpo degli Alpini, al quale ha scelto di appartenere fin dalla decisione di abbandonare la strada da estetista intrapresa per rispondere alla sua vera vocazione.

Alpino a 19 anni,  Syria è entrata nell’esercito
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Syria Ferracin di Fagnano Olona ha ricevuto il cappello alpino. A 19 anni, dopo un percorso affrontato con caparbia determinazione,  è entrata nell’Esercito italiano nel Corpo degli Alpini, al quale ha scelto di appartenere fin dalla decisione di abbandonare la strada da estetista intrapresa per rispondere alla sua vera vocazione.

Alpini all'Aquila

Syria Ferracin riceve il cappello con la penna nera

Sabato 5 luglio a L’Aquila in piazza del Duomo l’emozionante cerimonia solenne della consegna del cappello con la penna nera ai 130 giovani Alpini a coronare il corso di addestramento ‘Solarolo III’ di 11 settimane con base ad Aosta, tra marce, ascensioni, sci, alpinismo e combattimento in montagna, culminato negli ultimi giorni nelle significative esperienze finali in Abruzzo: l’ascensione del Gran Sasso, il Cammino di San Gabriele, la visita al Comune di Fossa ricostruito dagli Alpini dopo il terremoto del 2009. Tra loro anche Syria Ferracin a completare un percorso che ha unito formazione militare e valori che da sempre forgiano il Corpo di montagna dell’Esercito.

Un sogno iniziato a scuola

«Durante il periodo scolastico alle superiori iniziai a ragionare più razionalmente sul mio posto nel mondo del lavoro, non mi sentivo realizzata come volevo. Fin da piccola volevo fare un lavoro che potesse farmi sentire parte di qualcosa di grande e quel qualcosa era l'Esercito Italiano. All'età di 18 anni feci domanda con il desiderio e la determinazione di far parte delle truppe alpine già dal primo periodo al Rav».

Qual è stato il tuo percorso  prima di arrivare all'Addestramento?

«E’ stato quello di una qualsiasi ragazza di provincia. Le mie giornate erano composte da alternanza scuola lavoro come estetista, tanti allenamenti in palestra e uscite con gli amici. Però sentivo che mancava qualcosa...  All'inizio la mia famiglia era incredula poiché le scuole fatte fino a quel momento non avevano nulla a che fare con la vita militare, poi vedendo la mia determinazione nel preparami per le varie prove fisiche e non, si è ricreduta supportandomi passo per passo verso la vetta».

In attesa della destinazione

«Sicuramente appena arriverò alla destinazione che mi è stata assegnata – ovvero 6° Reggimento Alpini a Brunico – continuerò a fare corsi di specializzazione come ad esempio il corso avanzato di roccia con l'obbiettivo di diventare un Alpino sempre più completo. Non si può dire che non esistano momenti incerti, però proprio grazie agli addestramenti e soprattutto grazie ai colleghi con cui viene condiviso ogni momento ho rafforzato la mente e la forza fisica».