«Abbiamo un grande obiettivo, far crescere l’Airoldi e il calcio maschile e femminile a Origgio»
Carlo Ambrogio, responsabile del femminile, e Francesco Panunzio responsabile del maschile, si raccontano.
Collaborare, unendo le forze e remando tutti nella stessa direzione. Con un unico obiettivo: continuare a far crescere il calcio in casa Airoldi a Origgio.
L'Airoldi punta a crescere sempre di più
Da più di due anni Carlo Ambrogio, dirigente responsabile della sezione femminile, e Francesco Panunzio, dirigente responsabile della sezione maschile, lavorano in simbiosi per far sì che il calcio origgese diventi sempre più consolidato sul territorio.
«Lavoriamo insieme da un paio d’anni ed è nata fin da subito una sintonia importante. Un esempio? Le partite che abbiamo organizzato a inizio stagione tra le categorie del maschile e del femminile, che si affrontano in un torneo interno che è diventato ormai una grande festa che dà il via alla stagione. Un modo per far sì che l’Airoldi diventi sempre più una famiglia», le parole di Carlo Ambrogio.
Parole condivise anche da Francesco Panunzio:
«Anche da parte mia sottolineo la collaborazione che c’è tra maschile e femminile, posso dire che con Carlo ho trovato un vero e proprio amico. Da parte nostra cerchiamo come sempre di lavorare molto sull’inclusione, non avendo solo l’obiettivo sportivo ma aprendo le porte dell’Airoldi a tutti. Abbiamo numeri importanti, con 120 bambini e 7 squadre. Le prospettive sono buone e anche io, dopo tanti anni da allenatore, mi trovo bene in questo nuovo ruolo».
Partito il progetto psicologo
La chiosa di Ambrogio è invece sulla ripresa del movimento femminile:
«Nel 2025 vogliamo raccogliere i frutti di quanto seminato. E’ partito giovedì scorso il progetto psicologo, molto importante per le giocatrici, per gli allenatori e anche per i genitori. Le ragazze hanno disputato tante amichevoli per essere pronte per la ripresa dei campionati. Mentre martedì saremo ospiti del Parma Femminile, che milita in Serie B. Avremo l’occasione di assistere a un loro allenamento, un’occasione importante di apprendimento per le nostre ragazze».