A Busto il Carnevale è inclusivo: ci sono i pirati di Fondazione Renato Piatti
Sabato 25 febbraio 24 ospiti del centro “Brugnoli-Tosi” hanno partecipato alla sfilata cittadina con uno splendido carro-vascello
“Inclusione”, è sempre lei la parola chiave alla base delle iniziative di Fondazione Piatti, e anche sabato 25 febbraio, l’inclusione è stata protagonista. La fondazione, infatti, ha partecipato al Carnevale di Busto Arsizio con i ragazzi del centro “Brugnoli-Tosi”, sicuramente protagonisti con le loro maschere da pirati e il loro carro vascello spettacolare.
A Busto il Carnevale è inclusivo: ci sono i pirati di Fondazione Renato Piatti
Dopo settimane impegnative alla costruzione del carro e alla realizzazione delle maschere insieme ad operatori e volontari, finalmente sabato 24 ospiti del centro hanno sfilato per le vie cittadine mettendo in mostra i risultati del loro impegno. Pirati, corsari, capitani, mozzi, e chi più ne ha più ne metta, sono saliti a bordo della propria nave dalle vele nere e a fianco di un gigantesco polpo rosso che con i cuoi tentacoli abbracciava l’intera struttura.
Un vero e proprio giorno di festa che ha lasciato soddisfatti prima di tutto i ragazzi e le ragazze del centro, ma anche tutti gli operatori che li hanno accompagnati in questa nuova esperienza, come Sonia Marantelli, responsabile del centro “Brugnoli-Tosi” di Busto.
"Sono settimane che lavoriamo nei laboratori alla nave dei pirati e c’era attorno a questo evento un entusiasmo incredibile sia da parte degli operatori che degli ospiti – ha raccontato la responsabile – Quando abbiamo deciso di proporlo, abbiamo pensato all’importanza del coinvolgimento dei ragazzi: voglia di fare e voglia di divertirsi. La realizzazione sia dei vestiti sia del carro è avvenuta in un clima di festa e di partecipazione della comunità intera. Un passo importante per la nostra fondazione per continuare a sviluppare la capacità di avere sempre uno sguardo innovativo e di progettare e riprogettare continuamente insieme alle persone con disabilità e loro famiglie il quotidiano".
Un’iniziativa che coglie il senso storico del Carnevale e ne evolve il messaggio: non siamo uguali per un giorno grazie alla maschera, ma lo siamo ogni giorno e anche quando festeggiamo insieme. Infatti, questa è solamente l’ultima delle tante esperienze vissute dai 33 ospiti del centro volta a renderli sempre più autonomi e preparati alle responsabilità della vita di tutti i giorni. Un altro passo del percorso di Fondazione volto a garantire la miglior qualità di vita possibile e stabili punti di riferimento alle persone con disabilità e alle loro famiglie.
Il centro di Busto e Casa Magnolia
L’unità di offerta “Brugnoli-Tosi” di Busto Arsizio è costituita da tre Comunità Socio-Sanitarie per persone con disabilità, autorizzate al funzionamento dal Comune di Busto Arsizio per 10 posti permanenti e 2 posti di sollievo ciascuna e accreditate dalla Regione Lombardia, si rivolge a persone con disabilità intellettiva e relazionale che posseggono un certo grado di autonomia e per cui è arrivato il momento della vita indipendente.
Un esempio ne è Casa Magnolia, in corso di ampliamento, “dove Autonomia va di pari passo con Responsabilità”. dove gli ospiti residenti nella comunità di Busto hanno raggiunto un livello tale da permettere di “ri-pensare” i sostegni necessari per la loro vita. “Magnolia” è un’esperienza ambiziosa certo – del resto chi scommetterebbe su una pianta che sfida il gelo per esplodere in primavera con i suoi fiori stupendi? Eppure lei lo fa.