l ricordo di quanto accaduto

65° anniversario del disastro aereo di Olgiate Olona

"Ritengo sempre importante commemorare il disastro aereo del 1959: non è solo un dovere istituzionale, è soprattutto un dovere morale e un modo per esprimere la vicinanza di tutta la comunità olgiatese"

65° anniversario del disastro aereo di Olgiate Olona
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Cerimonia di commemorazione per il 65° anniversario del disastro aereo di Olgiate Olona. Un'occasione nella quale il vicesindaco Leonardo Richiusa ha voluto leggere una lettera di commiato.

65° anniversario del disastro aereo di Olgiate Olona

"Un saluto e un ringraziamento a voi tutti qui presenti e in modo particolare ai familiari delle settanta vite immortali del disastro aereo che anche quest’anno ci onorano della loro presenza - ha detto il vicesindaco - Un saluto alle associazioni e ai ragazzi finalisti del progetto didattico, ai loro familiari e ai docenti dell’Istituto scolastico Beato Contardo Ferrini. Non da ultimo, il mio sentito ringraziamento per il costante impegno va al dott. Alberto Colombo, agli organizzatori e ai volontari che con passione e dedizione rendono possibile questa commemorazione. Quest’anno ricorre il 65° anniversario del disastro aereo di Olgiate Olona, e come ogni anno noi ci raduniamo per rendere omaggio a tutte le persone che il 26 giugno 1959 erano a bordo del velivolo della TWA e che nel cielo di Olgiate Olona conclusero la loro esistenza terrena. I rintocchi del campanone della nostra chiesa e la lettura dei nomi delle vittime del disastro aereo all’inizio di questa commemorazione ci hanno raccolto per dedicare alcuni attimi di silenzio e per rivolgere il pensiero a 70 fratelli e sorelle non più tra noi. Quel lontano giorno di 65 anni fa un fulmine fatale durante un violento temporale estivo decise di mettere fine alle loro storie, ai loro progetti, ai loro affetti".

La vicinanza della comunità olgiatese

"Ritengo sempre importante commemorare il disastro aereo del 1959: non è solo un dovere istituzionale, è soprattutto un dovere morale e un modo per esprimere la vicinanza di tutta la comunità olgiatese ai familiari delle vittime, segnati da un dolore che il passare del tempo non lenisce. La nostra comunità che io rappresento ha sempre riservato a questi sventurati fratelli e sorelle un posto speciale nella memoria collettiva, e la memoria si perpetua grazie alla dedizione dei nostri ragazzi di terza media e dei loro docenti coinvolti nel progetto didattico in memoria del disastro aereo: gli elaborati dei nostri ragazzi denotano una capacità straordinaria di cogliere il senso profondo dell’evento doloroso e di trasformarlo in messaggio di solidarietà oltre che in impegno per preservarne la memoria. Da un evento doloroso nasce quindi amore per la vita, e nel ricordo di questi sventurati fratelli e sorelle si cancellano i limiti di tempo e di spazio. La presenza oggi di alcuni amici che ci hanno raggiunto dagli Stati Uniti d’America e dall’Italia per ricordare i loro cari ne è la migliore testimonianza: la “famiglia” di coloro che hanno a cuore la memoria del 26 giugno è più unita che mai e la solidarietà, la vicinanza morale e la fratellanza sono i valori su cui questa famiglia si fonda. Valori che lo scorrere del tempo non può cancellare. Oggi, ancora una volta, ci stringiamo in un grande abbraccio che unisce i parenti delle settanta vite immortali, i testimoni della sciagura, i ragazzi del progetto didattico e tutti noi qui presenti a questa commemorazione. Questo è il nostro modo di onorare questa pagina di Storia, nel ricordo di chi non è più visibilmente tra noi".

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