Il caso

Sfregiato dalla ex, ora preso di mira sui social

«Mi si è otturato il lavandino. Mi presti un po’ di acido muriatico?». È quanto ha visto comparire sulla sua pagina facebook Giuseppe Morgante, il 30enne legnanese al quale la ex ha lanciato addosso dell'acido.

Sfregiato dalla ex,  ora preso di mira sui social
Pubblicato:
Aggiornato:

Sfregiato dalla ex, ora ha visto comparire sulla propria pagina facebook messaggi di scherno.

Sfregiato dalla ex e ora è preso di mira dai leoni da tastiera

«Mi si è otturato il lavandino. Mi presti un po’ di acido muriatico?». È quanto ha visto comparire sulla sua pagina facebook Giuseppe Morgante, il 30enne legnanese sfregiato con l’acido dalla sua ex lo scorso anno. A scrivere quelle parole una donna residente a Bergamo, stando alle informazioni riportate sul suo profilo. Ma dietro quel nome e quelle foto potrebbe celarsi chiunque: è probabile infatti che si tratti di una falsa identità. Una battuta, se tale può essere definita, che non fa ridere e anzi indigna, se si pensa al calvario che Giuseppe sta vivendo dalla sera in cui la sua vita è stata stravolta da un gesto folle.

L’aggressione con l’acido

Era il 7 maggio 2019 quando il giovane fu aggredito nel quartiere Mazzafame a Legnano, da Sara Del Mastro, oggi 39enne, con la quale aveva avuto un breve flirt che poi lui aveva preferito troncare. La donna, che non si era mai rassegnata alla fine della storia, lo perseguitava da mesi e quel giorno dalle parole passò ai fatti, armata di un bicchiere pieno di acido: dopo una breve discussione, glielo scaraventò contro, causandogli ustioni di terzo grado al volto, al torace e a una mano e rischiando di fargli perdere l’occhio destro. Il processo di primo grado con rito abbreviato si è chiuso lo scorso 25 maggio: Del Mastro è stata condannata a sette anni e dieci mesi di carcere più due di libertà condizionata.

Gli altri post che fanno riferimento alla vicenda del legnanese

Scorrendo la bacheca dell’autrice del messaggio di scherno, negli ultimi giorni sono molti i post nei quali si fa riferimento a Giuseppe e alla sua tragedia: «Morgante si deve trattare come una persona, tutti questi attestati di stima non lo aiutano, lo fanno sentire ancora più diverso», «Quando si perde di visibilità Morgante posta screen delle persone che lo offendono per rimanere sulla cresta dell’onda. Le disgrazie si piangono nel privato, non sul web cercando conforto».

La reazione del giovane: «Bisogna essere sempre positivi e non arrabbiarsi»

«Io tempo non ne perdo, ho altro per la testa – è la risposta del diretto interessto – Li lasciamo divertire i leoni da tastiera. Bisogna essere sempre positivi e non arrabbiarsi. Non auguro a nessuno ciò che ho e sto passando».

Seguici sui nostri canali