Mille mascherine donate da commercianti e imprenditori cinesi a Castellanza
Sono solo una prima parte di ulteriore fornitura che comprende medicinali e altri generi sanitari.
Sono state consegnate questa mattina al sindaco di Castellanza Mirella Cerini.
Mille mascherine contro il coronavirus
Mille mascherine a disposizione della città di Castellanza. Le ha donate l’Associazione di promozione della «One Belt and One Road» tra la Cina e l’Italia che comprende commercianti e imprenditori cinesi di tutta la Lombardia. Un dono che è stato consegnato ieri mattina, giovedì, dal presidente Xiang Xinhuang, titolare di una attività in città. Le ha consegnate personalmente nelle mani del sindaco, Mirella Cerini: le mille mascherine sono solo una prima parte di ulteriore fornitura che comprende medicinali e altri generi sanitari. Una fornitura è stata consegnata anche alla Partecipata Castellanza Servizi e Patrimonio.
Protezioni per volontari in servizio in città
Le protezioni saranno date ai volontari impegnati in questa situazione di emergenza, agli uomini della Protezione Civile e ai Servizi Sociali che, le distribuiranno alle associazioni e alle realtà del territorio, che sono in prima fila nell’assistenza ai cittadini. «Ringrazio il Governo cinese – dichiara il sindaco Mirella Cerini - per questa testimonianza di vicinanza alla città di Castellanza e l’attenzione che sta dimostrando nei confronti dei nostri concittadini. Un gesto di solidarietà nei nostri confronti da parte di chi ha già attraversato l’inferno». La Farmacia Comunale ha messo a disposizione dal pomeriggio di ieri mascherine (prime protezioni non presidi medici) per la cittadinanza a un prezzo accessibile e sta cercando di garantire forniture costanti. «Nel frattempo abbiamo avviato i contatti con aziende del territorio, che sono in difficoltà a causa delle restrizioni, per aiutarle a riconvertirsi nella produzione di mascherine. Vi informiamo inoltre che gli agenti della Polizia Locale da questo momento utilizzeranno, oltre alle mascherine, anche i caschi antisommossa per garantire una protezione aggiuntiva. Invitiamo la popolazione a non allarmarsi perché è solo una questione di sicurezza, per chi opera a contatto con le persone. Cogliamo l’occasione per ribadire l’invito a stare a casa e ad attivare le reti parentali e di vicinato per supportare chi è solo. Uniti ce la faremo».