La casa rifugio per le donne vittime di violenza intitolata a Pierangela Provinciale
L’assessore: «Abbiamo lavorato tenacemente per attivare questo progetto».
La casa rifugio per le donne vittima di violenza verrà intitolata alla memoria dell’ex assessore ai servizi sociali Pierangela Provinciale.
La casa rifugio dedicata a Pierangela Provinciale
«Su richiesta dell’ex gruppo consigliare rappresentato dall’ex sindaco Emanuele Poretti, ci era giunta la richiesta per intitolare una sala per ricordare Pierangela Provinciale. In accordo con tutto il consiglio comunale, ci sembrava la scelta migliore intitolare proprio la casa rifugio alla sua memoria, chiamandola “casa Pierangela”», ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Caterina Valle Zaninoni che ha poi voluto aggiungere «Intitolare a Pierangela Provinciale la casa rifugio ci sembrava il modo migliore per ricordare il suo impegno nel sociale, anche in vista della sensibilità nei confronti della tutela della donna».
Sarà realizzata all'interno del castello
Presto quindi, all’interno del castello di Monteruzzo, precisamente nella ex casa del custode, sorgerà la casa di accoglienza per donne che sono state vittima di violenza: «Siamo davvero soddisfatti di questa attività che va a completare un percorso che portiamo avanti da ormai 3 anni, attraverso l’organizzazione di attività e iniziative che abbiamo promosso proprio per sensibilizzare la cittadinanza a questo fenomeno che purtroppo in questo ultimo periodo è in aumento». L’assessore non nasconde la soddisfazione nel vedere finalmente concretizzato un progetto a cui lavorava da tempo: «Abbiamo lavorato tenacemente per attivare questo ottimo progetto, per avere sul territorio una casa che ospiterà le donne vittime di violenza. Sarà una casa di accoglienza di secondo livello e sarà gestita dalla cooperativa Baobab che si attiverà per il reinserimento di queste donne nella comunità e nella ripresa della vita sociale».
Un grande traguardo
Per l’assessore l’apertura della casa rifugio alla memoria di Pierangela Provinciale, è dunque un importante traguardo raggiunto dall’amministrazione: «Siamo davvero molto soddisfatti perché io in primis personalmente e tutto il nostro gruppo, tenevamo moltissimo a concretizzare questa attività sperando davvero di riuscire a far bene, condividendo anche questo progetto con le realtà del territorio per aiutare davvero queste donne che ospiteremo nella nostra va rifugio».