Covid-19

Coronavirus, da domani a Saronno e Busto le prime Usca, Unità Speciali di Continuità Assistenziale

Primi team di medici nelle case dei pazienti indicati dai medici di base

Coronavirus, da domani a Saronno e Busto le prime Usca, Unità Speciali di Continuità Assistenziale
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Il Presidente della Commissione regionale Sanità Emanuele Monti annuncia che da domani, mercoledì 1 aprile, entreranno in servizio le prime Usca a Saronno e a Busto per l'assistenza domiciliare dei pazienti.

Coronavirus, inizia la fase due

Dopo Bergamasco e Bresciano, come annunciato, le Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) arrivano anche in provincia di Varese. Si tratta della "fase due" nella lotta al coronavirus: non saranno più (solo) gli ospedali a farsi carico della cura dei malati che potrebbero essere infetti dal Covid-19, l'attenzione e l'assistenza si spostano sul territorio. A darne notizia il consigliere regionale del Carroccio Emanuele Monti. Prime città a vederne l'attivazione, Saronno e Busto Arsizio.

Pazienti in carico da casa

Le Usca permetteranno la presa in carico dei pazienti direttamente da casa, grazie a team di medici e infermieri che li visiteranno a domicilio e non in ospedale.

"L'Ats Insubria mi ha confermato che domani inizieranno ad essere operativi i primi team di medici di queste unità, nelle due importanti città della nostra provincia – spiega Monti – un passaggio fondamentale, perché iniziamo a portare la lotta al virus, e il suo contenimento, al di fuori degli ospedali, andando quindi a prevenire la sua diffusione, curando i pazienti positivi non gravi direttamente nella loro abitazione".

Dal medico di base alla Usca

Le Usca interverranno su segnalazione dei medici di base, che prenderanno i dati dei pazienti da assistere e li indicheranno all'Ats. I medici delle Usca a quel punto li raggiungeranno a casa e lì eseguiranno i test necessari a verificarne lo stato di salute.

"Si tratta - continua Monti - quindi di una presa in carico complessiva dei pazienti, un passaggio importante, perché segna l'ingresso nella seconda fase della gestione dell'emergenza sanitaria dopo la battaglia portata avanti  negli ospedali, con il potenziamento della capacità di risposta delle strutture ospedaliere specialmente sulle creazione di posti terapie intensive".

L'attenzione ora si sposta su mascherine, guanti e camici, i dpi spesso al centro delle polemiche in queste settimane e che la Lombardia ha iniziato a produrre autonomamente vista la difficoltà da Roma di coprirne il fabbisogno. Quelli di Saronno e Busto Arsizio saranno solo i primi team al lavoro nel territorio, che man mano sarà coperto interamente da nuove squadre attive sette giorni su sette dalle 8 alle 20.

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