Condannato per associazione mafiosa e scarcerato: la rabbia di Molteni VIDEO
L'ex sottosegretario agli Interni e onorevole leghista ha presentato un'interrogazione parlamentare per avere spiegazioni dal ministro.
Condannato per associazione mafiosa e scarcerato negli ultimi giorni: dopo la pubblicazione del servizio d’inchiesta su “Il Giornale di Cantù”, l’onorevole leghista Nicola Molteni ha espresso a gran voce la sua indignazione e annunciato un’interrogazione parlamentare e una mozione di sfiducia.
Condannato per associazione mafiosa e scarcerato
Come riportato dettagliatamente sull’ultimo numero de “Il Giornale di Cantù” in edicola, c’è anche un canturino tra le circa 500 persone scarcerate nelle ultime settimane nonostante la condanna per associazione mafiosa. Quest’ultimo faceva parte del clan Muscatello e ora gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. L’onorevole leghista Nicola Molteni, ex sottosegretario all’Interno durante il mandato di Matteo Salvini, dopo avere letto l’inchiesta su “Il Giornale di Cantù”, ha postato un video sulla sua pagina social, ringraziando il periodico per avere portato alla luce tale scarcerazione.
Molteni: “Vogliamo chiarezza”
L’onorevole del Carroccio ha annunciato di avere presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro della Giustizia, Bonafede, spiegazioni su tale scarcerazione e per sapere perché il canturino è ora ai domiciliari e non in carcere come prevederebbe la sua condanna per associazione mafiosa di 8 anni, legata all’inchiesta giudiziaria “Crociata”. “Abbiamo già presentato una mozione di sfiducia al ministro della Giustizia in Senato per evidenziare le responsabilità politiche, sue e delle forze politiche che sostengono il Governo. Vogliamo fare chiarezza”, commenta il leghista Molteni.