Sanità e tasse

Astuti: "La tassa sanitaria sui frontalieri è la prova del tradimento della Lega e del centrodestra"

Il consigliere dem: "La Regione felice di mettere le mani nelle tasche dei frontalieri"

Astuti: "La tassa sanitaria sui frontalieri è la prova del tradimento della Lega e del centrodestra"
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La tassa sanitaria chiesta ai vecchi frontalieri che mantengono la scelta di far riferimento al Sistema Sanitario Nazionale fa discutere anche in Consiglio Regionale.

Tassa sanitaria sui frontalieri, Bertolaso: "Giusta compensazione"

Il tema è arrivato al Pirellone nel corso del question time, su domanda dei consiglieri del Pd. A rispondere, l'assessore al Welfare Guido Bertolaso.

"Per l’assessore - riporta il dem Samuele Astuti - la nuova tassa sanitaria imposta ai vecchi frontalieri è una compensazione per gli investimenti in formazione persi con la fuoriuscita di personale sanitario verso la Svizzera: personale ‘formato in Italia, a spese nostre’. È ‘una legge dello Stato e noi intendiamo applicarla. È una norma più che giusta, più che sacrosanta’".

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"Regione felice di mettere le mani nelle tasche dei frontalieri"

Durissimo il commento di Astuti:

"Vediamo quindi che Regione Lombardia sarà ben felice di mettere le mani nelle tasche di decine di migliaia di frontalieri che già versano milioni di euro all’anno di tasse che tornano all’Italia tramite il sistema dei ristorni. Ora abbiamo la prova del tradimento della Lega e la prova che la Giunta lombarda e il Governo di centrodestra hanno deciso di voltare le spalle a chi si guadagna da vivere oltre confine - continua il consigliere dem - Sappiamo che la fuga di professionisti sanitari verso la Svizzera sta mettendo in crisi gli ospedali lombardi. Ma piuttosto che inserire misure strutturali di sostegno alla categoria con risorse proprie, la Regione preferisce procedere con una tassa calata dall’alto, sulla pelle di altri lavoratori e senza nemmeno confrontarsi con i sindacati".

"Servono ancora risposte"

“Oggi, la risposta della giunta lombarda chiarisce le intenzioni generali di Palazzo Lombardia, ma non getta luce sui dettagli delle nuove imposizioni - conclude Astuti - A quanto ammonterà la tassa sanitaria? In che modo può convivere con le clausole di salvaguardia per i frontalieri previste dall’accordo fiscale tra Italia e Svizzera? Abbiamo già chiesto la convocazione dei vertici sanitari delle province di Como, Varese e Sondrio, delle sigle sindacali competenti e dell’associazione dei Comuni per discutere nel dettaglio delle importanti conseguenze di questa nuova stretta sui frontalieri, sulle comunità di confine e sul nostro sistema sanitario. Servono risposte. Il caso non è chiuso”.

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