Aperta la caccia al cinghiale a Locate e Carbonate
Da gennaio, fino a marzo nel Parco Pineta sarà operativa una decina di «selecontrollori» per vere battute al cinghiale coi cani. Soddisfatto il sindaco Luca Castiglioni che aveva caldeggiato queste iniziative preoccupato dell'incontrollato aumento della fauna selvatica.
Aperta la caccia al cinghiale nel Comasco. Il sindaco Luca Castiglioni che aveva provocatoriamente aveva provocatoriamente proposto di chiudere il Parco ed organizzare per una vasta operazione di abbattimento: "Sono più che auspicabili queste iniziative di prelievo selettivo. Dobbiamo tutelare la sicurezza degli abitanti, i cinghiali ormai sono a ridosso delle case, e dei frequentatori del nostro polmone verde"
Caccia al cinghiale nei comuni de Seprio
Aperta la caccia al cinghiale. La comunicazione è stata trasmessa dall’ente parco anche al Comune di Locate (e a quelli in provincia di Como) per informare e tutelare i cittadini affinché prestino massima attenzione se si dovessero trovare a circolare nei boschi del comasco. Nell’ambito del piano di contenimento verranno effettuate “girate” nel territorio a cura di una decina di selecontrollori che indosseranno giubbotti ad alta visibilità col logo del parco e la scritta «squadra selecontrollori». Nelle aree dove i cani segnalo la presenza del cinghiale vengono dislocate le poste. Spinti dai cani verso le poste i cinghiali finiscono nel mirino dei cacciatori preposti.
Una risposta del parco al grido d'allarme dei cittadini
Questo provvedimento è la risposta concreta al grido di allarme lanciato da tempo da tanti coltivatori e allevatori che si sono visti danneggiare gravemente terreni e coltivazioni dall’azione devastante dei cinghiali, ma anche dai residenti nelle zone limitrofe al Parco coi propri giardini devastati o di chi si è trovato faccia a faccia con questi animali.
L’aumento incontrollato nel corso degli anni ha preoccupato anche l’Amministrazione Castiglioni, che raccogliendo le istanze dei cittadini, aveva provocatoriamente proposto di chiudere il Parco ed organizzare per una vasta operazione di abbattimento. Abbattimenti che comunque sono aumentati negli ultimi anni (di 200 indicati dall’Ispra nel 2019, quasi raddoppiati rispetto all’anno precedente) ,ma non sufficienti comunque a contenere il proliferare della fauna selvatica e il progressivo avvicinamento ai centri abitati che rappresentano un serio pericolo per la popolazione.
Le iniziative messe in campo dall’ente, guidato dal presidente Mario Clerici sono continuate anche nel 2020 nonostante le difficoltà e il lockdown e continueranno con più fermezza nel 2021 per far fronte a quella che anche il vicepresidente del Consiglio di Regione Lombardia, Francesca Brianza, ha definito senza mezzi termini un’emergenza.
Soddisfatto il sindaco Castiglioni
Il sindaco Luca Castiglioni che aveva già sollecitato interventi più risolutivi nel contenimento della fauna selvatica per salvagurdare i cittadini commenta:
«E’ più che auspicabile che queste attività di prelievo selettivo si facciano in modo il più possibile continuativo e massiccio perchè il numero dei cinghiali è fuori controllo e rappresenta un pericolo per chi frequenta il nostro polmone verde e per chi si trova al limitare del parco, in quanto gli animali si stanno spingendo sempre più verso le abitazioni creando danni e incidenti stradali», ha commentato fiducioso il sindaco Luca Castiglioni .