Alberto Fedeli: "Per la giunta un finale di mandato sconcertante"

Il capogruppo di Patto Civico contesta la maggioranza dopo l'ultimo Consiglio comunale: "Scelte non condivise". Dal Pgt a Villa Mafia fino al regolamento Commissione mensa. "Non chiarite le motivazioni delle dimissioni di Luciani. Auspico risveglio civico"

Alberto Fedeli: "Per la giunta un finale di mandato sconcertante"
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Alberto Fedeli (Patto Civico) contesta le ultime decisioni della giunta comunale in Consiglio comunale: dall’orario di convocazione al regolamento commissione mensa, dall’investimento su “Villa Mafia” alle dimissioni dei componenti di maggioranza.

Alberto Fedeli: “Situazione sconcertante”

Non usa mezzi termini Alberto Fedeli, capogruppo della lista di opposizione “Patto Civico” all’indomani del Consiglio comunale del 21 marzo 2019, seduta già oggetto di sue forti critiche alla vigilia: “Un finale di consigliatura sconcertante, un Consiglio comunale monstrum – esordisce Fedeli -: convocazione in orario pomeridiano e maratona continua per ben 7 ore! Con così tanti e rilevanti punti all’ordine del giorno (Piano del Governo del Territorio, nuovo regolamento della Commissione mensa, bilancio consuntivo, programma delle opere pubbliche, dismissione della partecipazione comunale in Acca), non era proprio possibile semplicemente prevedere due sessioni, in date ravvicinate? Macchè! A pensar male, vedendo anche come si è giunti al Consiglio, con documentazione fatta pervenire ai consiglieri in ritardo fino alla data stessa del Consiglio comunale, tutto pare essere stato preordinato a evitare le opinioni contrastanti e critiche, che avrebbero rovinato l’apoteosi autocelabrativa di fine mandato dell’Amministrazione Vercesi, mettendo in difficoltà la partecipazione dei cittadini e dei consiglieri comunali. Non sono riusciti nell’intento. I cittadini interessati erano presenti: c’è voglia di partecipazione, evviva! Il sottoscritto, era presente (purtroppo unico dell’opposizione), come sempre, non solo a denunciare scelte politiche non condivisibili ma cocciutamente a insistere su osservazioni e critiche migliorative delle loro stesse proposte, tutte rigettate nell’arrogante autosufficienza di questa amministrazione. Una battaglia impari durata sette ore di uno contro otto, uno contro tutta la maggioranza! Battaglia persa ovviamente: spazi per qualsiasi confronto azzerati! Ma la vera battaglia sarà alle elezioni di maggio, quando dovranno confrontarsi non con un consigliere di opposizione ma con tutta la cittadinanza”.

Le dimissioni di Luciani

A tenere banco sono anche le dimissioni di Lucia Luciani, che settimana scorsa ha salutato la maggioranza (la giunta non ha trovato un consigliere con cui sostituirla) alle quali aveva replicato il giorno dopo il sindaco Marilena Vercesi: “Il Consiglio è iniziato in modo indegno, con un intervento del capogruppo di maggioranza, Alberto Viri, che, commentando le dimissioni della consigliera, invece di esprimere pur legittime considerazioni politiche, sceglie l’attacco personale e offensivo – contesta Fedeli -. Hanno perso per strada un assessore, Maura Pera, (e nel precedente mandato, due assessori) e ora un consigliere di maggioranza; non sono neppure riusciti a trovare un consigliere in sostituzione: forse c’è un problema politico e la magnificenza di questa Giunta forse forse non è proprio tale. Ma si sa. Per loro sbaglia chi va via, perché non hanno capito, sono timidi o in mala fede perché perseguono interessi personali. Tristezza”.

Piano di governo del territorio

Il capogruppo di Patto Civico contesta anche le ultime decisioni urbanistiche della maggioranza: “Purtroppo non hanno accolto le osservazioni da noi presentate miranti a incentivare, con adeguati indici premiali, interventi di housing sociale (vendita convenzionata agevolata; affitto sociale; locazioni convenzionate, concordate e moderate, con patto di futura vendita; co-housing sociale; ecc.). Si vede che per la maggioranza a San Vittore Olona non c’è alcun problema casa, eppure – ma ovviamente sbaglio sempre io – mi risulta che le giovani coppie facciano fatica ad acquistare casa o ad accedere al mercato locativo, e mi risulta pure che vi sono famiglie in difficoltà economica che rischiano di perdere casa. Non accolte neppure le proposte per agevolare la cessione di aree e la realizzazione delle previste destinazioni pubbliche tra cui quella della Cittadella dello Sport, che almeno – grazie all’accoglimento di una nostra proposta – sarà estesa alla realizzazione di attrezzature non solo sportive ma anche per manifestazioni comunitarie, concerti, feste, iniziative associative, ecc.. Sventata poi la proposta di abbattere Villa Mocchetti, ma resta la previsione in quell’area e in quella adiacente di nuovi rilevanti interventi edilizi straordinari, che, grazie alle nostre osservazioni, quanto meno saranno assoggettati a piani attuativi, con controllo comunale e procedimento partecipativo dei cittadini. Purtroppo, rispetto al Pgt adottato, si è aumentata la superficie commerciale delle medie strutture di vendita (da 800 mq a 1500 mq) nelle nuove aree individuate sull’asse Sempione, senza alcuna considerazione dell’impatto sulla viabilità e sull’assetto complessivo locale del commercio. Giusto recuperare aree dismesse ma non ad ogni costo, e giusto rilanciare il mercato edilizio, ma nel rispetto dell’ambiente e degli obiettivi urbanistici (per fortuna è intervenuta Arpa Regione Lombardia e Città metropolitana con puntuali osservazioni in proposito)”.

Nuovo regolamento della Commissione mensa

Altra polemica sul nuovo regolamento della Commissione mensa: “E’ stata la pagina più triste della maratona consiliare – commenta Fedeli -. La bozza del nuovo testo non è stata sottoposta a un parere finale della Commissione mensa. Facendomi interprete, nell’esercizio delle mie funzioni di consigliere comunale, di alcune esigenze che sapevo essere emerse, ho presentato una serie di emendamenti migliorativi del testo, per precisare meglio i ruoli dei soggetti coinvolti, le giuste responsabilità, soprattutto cambiando la formulazione, del tutto inaccettabile, di quelle nuove norme che portavano a un controllo della commissione da parte dell’Amministrazione comunale e un sostanziale ‘bavaglio’ dei commissari, con indebiti richiami addirittura alla responsabilità erariale dei genitori commissari per la diffusione di notizie e opinioni che possono creare danno (!) al comune e richiami moralistici all’uso dei social. Ricordo che l’ordinamento prevede la massima trasparenza dell’amministrazione e l’acceso civico generalizzato ad atti e documenti amministrativi, nel rispetto di ovvi limiti di legge che potevano essere semplicemente richiamati, senza norme sopra le righe dall’effetto di fatto intimidatorio nei confronti dei genitori. Dialogo tra sordi. Sistematicamente il sindaco ha rigettato ogni emendamento, travisandone e stravolgendone il senso. Giudicheranno i genitori. Io la battaglia l’ho fatta, senza intenti di strumentalizzazione: potevo fermarmi alle polemiche mediatiche per questo, non l’ho fatto e anzi ho fatto la fatica, molto paziente e purtroppo frustrata, di tentare la via della proposta. Niente”.

Mutuo per “Villa Mafia”

Altro punto caldo quello riguardante il mutuo per la villa di via Mazzini confiscata anni fa alla criminalità organizzata: “Siamo giunti poi alla ‘sorpresona’ – prosegue Fedeli -. In commissione consiliare ci era stato detto che, tra le nuove opere, vi era quella della ristrutturazione e completamento della villa sequestrata dalla mafia di via Mazzini, con l’accensione di un mutuo di ben 700mila euro. Bene. L’abbiamo chiesto da sempre che finalmente si intervenisse. Segreto invece sulla sua destinazione e relativo progetto sociale. Nessun coinvolgimento su questo della Consulta sociale, ormai di fatto abrogata e non più da tempo convocata. In Consiglio ecco l’annuncio: si dovrebbe realizzare una comunità diurna per minori, specie quelli presi in carico dalla tutela minori, e minialloggi per anziani o disabili autosufficienti. Condivido la scelta e la destinazione. Resta però la perplessità di un’accelerazione, con rilevante indebitamento comunale, senza aver prima definito con l’Azienda consortile So.Le. e possibili operatori, impegni certi sulla realizzazione della destinazione scelta. Era opportuno valutare una procedura di partnership e coprogettazione, tra Comune, Azienda consortile So.Le e gestori del terzo settori scelti con procedure di gara, coinvolgendo anche la fondazioni bancarie, capace anche di intercettare finanziamenti per queste progettazioni sociali, invece che limitarsi semplicemente a contrarre come Comune un mutuo, a realizzare l’intervento, e a vedere solo poi che succede. Forse se si coinvolgeva nella scelta i consiglieri comunali e la consulta sociale, nel condividere l’obiettivo, si poteva ben valutare le migliori modalità per realizzarlo. Niente”.

“Auspico un risveglio civico reale”

Infine Fedeli volge l’attenzione alle sempre più vicine elezioni comunali del 26 maggio: “Era l’ultimo consiglio comunale. Concludo anch’io il mio mandato di consigliere di opposizione, che ho cercato di interpretare in modo mai inutilmente polemico, ma costruttivo, con osservazioni e proposte per realizzare al meglio e nella concretezza, senza contrapposizioni ideologiche, gli interessi dei miei concittadini. Nonostante l’impegno profuso, è stata un’esperienza purtroppo frustrante, a tratti umiliante di fronte a chiusure non giustificate frutto dell’arroganza di chi si ritrova in posizione di potere, mai aprendo un dialogo e un libero e costruttivo confronto. Non auguro a nessuno di farla così. Auguro invece a tutti noi che la prossima amministrazione, qualunque sarà, sappia rapportarsi con maggiore capacità collaborativa e umile (sì umile) ascolto delle opinioni e delle proposte di tutti, rispettando l’apporto partecipativo dei consiglieri di opposizione e di tutti i cittadini. È forse un sogno ingenuo? Non so. Se ci sarà un risveglio civico reale, cittadini attivi che si fanno sentire e partecipano, forse potrà diventare realtà. In questo garantirò sempre il mio impegno, anche al di fuori del Consiglio comunale e da incarichi pubblici. Essere semplicemente cittadino attivo è il primo e più importante incarico pubblico che tutti possiamo adempiere con profitto, io per primo e penso proprio con maggior profitto rispetto all’esperienza passata”.

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