Omicidio di Morazzone, il pm chiede l'analisi del tossicologo: il piccolo Daniele era stato sedato?
Le analisi permetteranno di capire. I risultati arriveranno entro l'inizio di aprile.
Continuano le analisi mirate a restituire un quadro il più chiaro possibile su quanto avvenuto il pomeriggio dell'1 gennaio nella casa di Morazzone abitata da Davide Paitoni, l'uomo che ha ucciso il figlio e ha poi tentato di accoltellare a morte la moglie dalla quale si stava separando.
Omicidio di Morazzone, disposte nuove analisi
A richiedere il nuovo esame, che si concentrerà sul sangue e sulle urine del piccolo Daniele, il Pubblico Ministero Luca Petrucci. L'obiettivo è capire se il bambino di soli 7 anni al momento dell'omicidio compiuto dal padre fosse cosciente o in qualche modo sedato. I risultati arriveranno entro l'inizio di aprile, quando saranno comunicati anche gli esiti dell'autopsia eseguita sul corpicino di Daniele.
Cosa si sa di quel pomeriggio
Dalle ricostruzioni di quanto successo quel sabato pomeriggio, Daniele sarebbe stato cosciente per tutto il tempo. Davide Paitoni aveva raccontato di aver allontanato l'anziano padre con la scusa di una sorpresa, un disegno, e di aver poi fatto sedere Daniele su una sedia dove l'avrebbe sgozzato con un colpo secco, nascondendo poi il cadavere in un armadio.
Poi, uscito di casa, aveva mandato un messaggio audio al padre confessando, sostanzialmente, l'omicidio e chiedendogli di non aprire l'armadio. Subito dopo, raggiunta l'ex moglie a Gazzada per la restituzione del bambino, aveva tentato di accoltellarla ed era poi fuggito. L'arresto nella prima mattina del giorno dopo, il 2 gennaio, mentre tentava di raggiungere la Svizzera.