Comune, Provincia e Regione si impegnano per via Como: basta tragedie
Primo passo, la riduzione dei limiti di velocità. Intanto, studio sul traffico e valutazione per la ciclopedonale
Sopralluogo questa mattina, giovedì 13 gennaio, sulla strada dove a fine ottobre trovò la morte il 72enne Domenico Presti, investito da un'auto mentre, in sella alla sua bici, rientrava a casa.
Via Como, ci sono gli impegni
L'incontro era stato annunciato a fine 2021, dopo che per quasi due mesi (dall'indomani della tragedia) la figlia di Presti, Mara, si è spesa anima e corpo perchè non ci fossero più altre famiglie a piangere un proprio caro. Non erano mancate, dal lato della politica, promesse e cautele. Via Como, si è più volte detto, è una strada di competenza provinciale e a cavallo non solo fra due Comuni ma fra due Province. Insomma, intervenire non era facile.
E per questo stamattina, in via Como, c'erano tutti: Comune, con il sindaco Ambrogio Crespi e il comandante della Polizia locale; Provincia con il Vicepresidente Alberto Barcaro e il consigliere Sergio Ghiringhelli (e i tecnici) e Regione con la Vicepresidente del Consiglio Regionale Francesca Brianza.
E con loro, naturalmente, Mara Presti, che ha ribadito le richieste avanzate negli scorsi mesi: maggiore illuminazione, riduzione dei limiti della velocità e, su tutte, una pista ciclopedonale.
I primi impegni, sono stati presi. Il primo, per la riduzione del limite da 90 a 50km/h e un potenziamento dell’illuminazione pubblica partendo dal centro abitato e su tutta via Como, in teoria già in programma nell'ambito degli accordi fra Comune e Enel Sole. La Provincia ha inoltre proposto un monitoraggio per avere un quadro preciso dei flussi veicolari e delle velocità di percorrenza.
Per quanto riguarda la ciclopedonale, la partita è più difficile. Tuttavia, Provincia ha assicurato l'avvio di uno studio per la realizzazione di una pista che favorisca una mobilità dolce e in sicurezza verso il centro del paese, che andrebbe anche a collegare le due banchine presenti sulla tratta e molto utilizzate dagli studenti che prendono il pullman per andare a scuola.
"Simili tragedie non devono più succedere"
"Abito su questa strada da 40 anni e ne conosco bene la pericolosità e gli incidenti che si sono verificati - ha dichiarato la vicepresidente del Consiglio Regionale Francesca Brianza tra le prime ad essere stata chiamata 'in causa' dalla figlia di Presti -. Negli anni sono stati realizzati alcuni interventi ma sicuramente oggi, con l’aumento del traffico, vanno intensificate le opere di messa in sicurezza. Bene la riduzione dei limiti in un tratto che regolarmente viene percorso a grande velocità: un intervento che può essere realizzato in tempi brevi mentre per la pista ciclopedonale servirà anche un’interlocuzione col Parco Pineta per avviare uno studio di fattibilità e poi occorrerà reperire le risorse. E’ necessario intervenire -conclude- affinché eventi così tragici non debbano mai più accadere".
"Per quanto riguarda l’illuminazione - ha aggiunto il sindaco Ambrogio Crespi - è già in atto un potenziamento della rete pubblica nel centro abitato. Ora valuteremo con Enel Sole, che gestisce il progetto, la possibilità di aggiungere nuovi punti luce per garantire una maggior sicurezza".
"Come amministrazione provinciale ci siamo attivati immediatamente per cercare una soluzione alle problematiche -precisano Barcaro e Ghiringhelli-. I funzionari provinciali avevano già effettuato un sopralluogo a dicembre, con l'insediamento del nuovo consiglio provinciale oggi abbiamo ritenuto opportuno presenziare dando un segnale importante anche all'amministrazione di Venegono".