Omicidio di Morazzone, Paitoni non parla. Il legale: "Vuole morire"
Nessuna risposta al Gip di Varese, attesa per oggi la convalida dell'arresto
Si è concluso con le generalità di rito l'interrogatorio di garanzia di questa mattina, 4 gennaio, a Davide Paitoni, il 40enne di Morazzone che sabato ha prima ucciso il figlio di 7 anni, Daniele, e poi tentato di fare lo stesso con l'ex moglie.
Omicidio di Morazzone, Paitoni non parla
Nessuna risposta, Paitoni si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una scelta fatta su consiglio del suo legale Stefano Bruno. "Non siamo ancora riusciti a confrontarci sul fatto", ha spiegato l'avvocato dopo l'interrogatorio.
"Si trova in uno stato preoccupante di confusione. Dice che vuole morire, poi tace - continua nelle dichiarazioni riportate da Il Giorno - L'ho visto ieri dai carabinieri, appena era stato portato in caserma e l'ho rivisto stamattina in carcere e resta confuso". "Ho cercato di parlargli del bambino, ma lui continua a scuotere il capo e dice poche parole molto sottovoce: dice una parola, poi cambia discorso. E' come uno che si sta lentamente risvegliando da un incubo".
Sorvegliato al Miogni
Il timore è che il 40enne possa tentare un gesto estremo dunque, e le parole dell'avvocato rendono ben chiaro quanto il rischio potrebbe essere fondato. Per questo Paitoni, ora al carcere di Varese Miogni, è sotto stretta sorveglianza con un piantone che lo tiene sott'occhio.
Una volontà, un pensiero suicida, che avrebbe già manifestato nel vocale inviato al padre anziano, con cui viveva nella corte di Morazzone. Lo stesso in cui gli confessava di aver fatto del male al figlio e gli chiedeva di non aprire l'armadio dove aveva nascosto il corpo.
Nel pomeriggio dovrebbe arrivare la sentenza di convalida dell'arresto, praticamente scontata. Intanto, l'accusa si muove per omicidio premeditato.