Ordinanze dei sindaci contro i botti a fine anno illegittime, ma si invita al buonsenso
Nel 2016, una Circolare del Ministero spiegava la mancanza di motivazioni sufficienti a giustificare le ordinanze. Così, molti sindaci si limitano agli appelli e agli inviti
I sindaci non potranno imporre divieti per botti e fuochi d'artificio a Capodanno, in quanto ordinanze di questo tipo sono illegittime. Lo ha spiegato ieri (martedì 29 dicembre) a L'Eco di Bergamo il comandante della Polizia locale dell'Unione dei Colli (Cenate Sotto e Sopra, Bagnatica, Brusaporto, Gorlago, San Paolo d'Argon e Torre de Roveri), Fabio Masserini. La questione era stata sollevata nel 2016 dalla Prefettura di Rovigo.
Ordinanze contro i botti illegittime
La risposta era arrivata tramite circolare dal Ministero degli Interni: si spiegava che le misure extra ordinem dei primi cittadini non erano giustificate dal pericolo di fenomeni di criminalità tali da minare sicurezza e ordine pubblico, bensì era indicata una motivazione, non sufficiente, di prevenzione e tutela dell'incolumità del cittadino.
E' per questo che diverse Amministrazioni comunali hanno deciso di non adottare ordinanze (come fatto ieri, invece, da Olgiate Olona) ma limitarsi ad appelli e richiami verso i propri cittadini, invitandoli a non sparare e far esplodere botti ma preferire, al limite, fuochi artificiali silenziosi come le fontane. Anche perchè controllare e intervenire in caso di "spari" in un orario tanto ristretto come i minuti della mezzanotte di Capodanno è quasi impossibile.
Riguardo i divieti di fuochi d'artificio si è anche espressa l'Associazione nazionale imprese e spettacoli pirotecnici, spiegando che i divieti limiterebbero o proibirebbero l'utilizzo esclusivo dei prodotti legali, favorendo quindi la merce illegale priva di qualsiasi garanzia di sicurezza.