Tentata estorsione arrestati due pregiudicati italiani
I due ritenuti responsabili di una tentata estorsione ai danni del titolare di una pizzeria di ferno.
Tentata estorsione ai danni di una pizzeria di Ferno, arrestati due italiani.
Testata estorsione
Alle prime ore della mattinata di oggi, 4 settembre, i Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio hanno arrestato due italiani, C. G., 47enne, e A. N., 69enne originari di Cirò Marina e residenti nei comuni di Lonate Pozzolo (VA) e Ferno (VA), in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Busto Arsizio. Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari di Busto Arsizio su richiesta della stessa Procura della Repubblica, recepisce integralmente l’esito dell’attività investigativa dei Carabinieri, che hanno accertato le responsabilità dei due indagati in ordine ad un’estorsione commessa ai danni del titolare di una pizzeria di Ferno.
Le indagini
La vicenda nasce la sera del 24 febbraio 2017 in una via limitrofa alla pizzeria, in seguito ad un lieve sinistro stradale intercorso tra un familiare di uno degli indagati – un 53enne del luogo, di origini cirotane – ed il giovane commesso della pizzeria. Il 53enne, alla guida senza patente, dopo aver tamponato il mezzo delle consegne, aveva intimato al ragazzo di falsificare il modulo di “constatazione amichevole”, inserendo il nome di un suo familiare. Al diniego del titolare della pizzeria, alcuni familiari del cirotano sono entrati all’interno del locale mettendolo a soqquadro, tanto che è stato richiesto l’intervento della Stazione Carabinieri di Lonate Pozzolo. L’intervento dell’Arma ha consentito di evitare conseguenze più gravi. I militari hanno identificato tutti i soggetti coinvolti nel danneggiamento e li hanno denunciati in stato di libertà.
Le intimidazioni
Il giorno seguente è avvenuta l’estorsione: i due indagati sono tornati alla pizzeria ed hanno ordinato al titolare non solo il ritiro della denuncia di danneggiamento, ma anche la chiusura del locale. Nell’occasione hanno chiesto, come segno di risarcimento, 50mila euro in denaro, minacciando ritorsioni nei confronti del proprietario, dei suoi familiari e della sua pizzeria. Gli arrestati, a seguito della notifica del provvedimento, sono stati associati alla Casa Circondariale di Busto Arsizio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.