Uboldo

Striscia indaga sui carabinieri "abusivi" a Uboldo: il Comune non paga e il Ministero scarica

La legge impedisce al Comune di sostenere da solo le spese. Ma il Ministero non vuole saperne: "E' un contratto di natura privatistica"

Striscia indaga sui carabinieri "abusivi" a Uboldo: il Comune non paga e il Ministero scarica
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Aspettando una caserma nuova che non arriva, in una vecchia per la quale nessuno non paga: ieri sera (lunedì 1 novembre) anche le telecamere di Striscia la Notizia hanno accesso l'attenzione sullo strano caso dei carabinieri di Uboldo.

Carabinieri "abusivi" a Uboldo: in affitto ma nessuno paga

331.733 euro. A tanto ammonta l'affitto per le mensilità "extra" non pagato dal Comune ai locatari dell'immobile che dal 2003 è diventato la caserma "temporanea" dei carabinieri di Uboldo. Un caso certo non nuovo quello che ieri, 1 novembre, ha attirato le telecamere di Striscia la Notizia e dell'inviato Francesco Lipari, e sul quale non sembra vedersi una soluzione che possa far contenti tutti. In primis i locatari che da due anno ormai si trovano, di fatto, l'immobile occupato "abusivamente" dai carabinieri, "loro malgrado", come precisano i proprietari.

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Contratto scaduto, chi paga?

La vicenda risale ai primi anni Duemila, quando in attesa della costruzione della nuova caserma dell'Arma il Comune deciso dei prendere in affitto un immobile per farne loro sede temporanea. Un affitto regolato con un contratto di natura privatistica, prorogato di volta in volta fino al 31 ottobre 2019. Da allora, i carabinieri sono comunque rimasti nell'immobile, dato che a 18 anni di distanza la nuova caserma ancora non è pronta ma il Comune ha smesso di pagare.

"Non abbiamo più pagato perchè una norma contenuta nella legge finanziaria del 2017 dice che il Comune non può pagare l'affitto di una caserma delle forze dell'ordine ma può partecipare", ha risposto il sindaco Luigi Clerici all'inviato. Non a torto, pare: come confermato infatti dalla Corte dei Conti (sez. reg. di controllo per la Calabria, con la deliberazione n. 161/2020/PAR del 30 luglio), i Comuni possono contribuire pro quota, e non per l'intero canone.

Ma con chi dovrebbe compartecipare il Comune? In teoria, col Ministero dell'Interno che, in una nota inviata a Striscia, si chiama fuori: "Non c'è la possibilità di un contributo statale, anche solo parziale, con riguardo a un contratto di natura privatistica".

"Ho scritto a tutti - ha ribadito il sindaco - Al Ministero, alla Regione, al Prefetto. Risposte? Nessuna".

Quindi? Quindi, l'impressione è del solito rimpallo tra enti e norme. Con in mezzo i proprietari, che si trovano un immobile bloccato da due anni e senza vedere un centesimo, e i carabinieri che si ritrovano in una sede non "loro" e per la quale nessuno paga.

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