Ascom Saronno boccia criterium: "Un flop, più disagi che benefici"
"Non si può chiudere il centro per sette ore di sabato. In centro non s'è visto il pubblico atteso, duro colpo per il nostro lavoro"
Bilancio negativo da Ascom Saronno dopo la manifestazione ciclistica Criterium che si è svolta sabato in centro: tanti disagi, pochi benefici.
Ascom Saronno boccia Criterium: "E' stato un flop da non ripetere"
Non è andata bene, almeno per chi, in centro, ci lavora. E lo fa soprattutto nel finesettimana. Il presidente di Ascom Saronno Andrea Busnelli boccia Criterium, la manifestazione ciclistica che sabato ha interessato il centro cittadino all'interno degli eventi della "Bike Week" pensata dall'Amministrazione per promuovere la mobilità sostenibile e tracciare la strada verso una Saronno a portata di pedoni e ciclisti. Buone le intenzioni ma non i risultati, secondo i commercianti.
"Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di commercianti circa il disagio creato alle loro attività ed ai consumatori che nella giornata di sabato hanno dovuto vedersela con strade chiuse e traffico congestionato - riporta Busnelli - E l’attesa affluenza di pubblico in città si è purtroppo rivelata un flop".
"Colpo duro ai danni della nostra categoria"
Busnelli non indora la pillola. "Non posso che farmi portavoce di queste più che giustificate reazioni facendo presente all’Amministrazione che è importante (anzi necessario) valutare con molta attenzione tutti i risvolti che un evento può generare. Gli eventi in città sono importanti e utili per il commercio e per la cittadinanza ma, ripeto, è importante che vengano organizzati tenendo conto dell’impatto che possono avere. Magari anche condividendo e comunicando preventivamente con Confcommercio e DUC Saronno. Chiudere per sette ore il centro cittadino in una giornata importante per lo shopping come quella del sabato è già di per sé una scelta da evitare. Se si aggiunge la congestione del traffico nelle vie periferiche ed il fatto che l’evento non ha portato pubblico in centro, il quadro che ne esce è certamente un ulteriore colpo duro ai danni di una categoria già pesantemente provata dalla crisi economica generata dalla pandemia".
"Queste situazioni non devono accadere e non possono ripetersi - conclude il presidente dell'Ascom cittadina - Il commercio di vicinato è ciò che tiene viva una città, svolge una funzione sociale nei confronti della cittadinanza e contribuisce a rafforzare il tessuto economico del territorio. Non può e non deve essere trascurato o indebolito con scelte che possono portare effetti del tutto negativi".