Salute

Ospedali e Case della Comunità: definita la "mappa" per la provincia di Varese

Nel territorio di Ats Insubria sorgeranno 16 Case della Comunità, 5 Ospedali di Comunità e 3 Ospedali di Comunità con al proprio interno anche Case della Comunità

Ospedali e Case della Comunità: definita la "mappa" per la provincia di Varese
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Approvato in Giunta Regionale questa mattina il piano della Sanità Territoriale che definisce la "mappa" degli Ospedali di Comunità e delle Case di Comunità, anche per la provincia di Varese.

Ospedali e Case della Comunità, approvato il piano regionale

È stato approvato questa mattina dalla Giunta regionale il progetto di localizzazione delle Case e degli Ospedali di Comunità, ovvero le strutture di sanità territoriale che Regione Lombardia intende realizzare in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e della revisione della legge sanitaria regionale che mi vede relatore.

Per quanto riguarda l’Ats Insubria, saranno realizzate 16 Case della Comunità, 5 Ospedali di Comunità e 3 Ospedali di Comunità con al proprio interno anche Case della Comunità.

Monti: "Primo importantissimo passo"

“Un primo ma importantissimo passo per rilanciare la medicina territoriale e di prossimità, attraverso l’avvicinamento del sistema di cure al cittadino e l’innovazione tecnologica e infrastrutturale”.

Commenta così il Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali della Lombardia e relatore del progetto di legge di revisione normativa della sanità lombarda, Emanuele Monti, la delibera approvata dalla Giunta di Palazzo Lombardia.

Gli Ospedali di Comunità in provincia di Varese

“Per quanto riguarda il territorio della provincia di Varese – spiega Emanuele Monti -, sono state recepite le indicazioni dei territori e su cui personalmente e come Lega ci siamo impegnati: a Somma, Luino e Cuasso sorgeranno i tre Ospedali di Comunità. La priorità sull’avvio dei lavori di realizzazione sarà data alla struttura di Luino e alla trasformazione dell’attuale Presst di Arcisate in Casa della Comunità per dare grande impulso a questi territori. A Cuasso, insieme all’intervento già annunciato negli scorsi mesi con la realizzazione di un grande centro della riabilitazione pneumologica a carattere universitario, sarà realizzata anche una riqualificazione generale della struttura oltre ad un potenziamento della dotazione tecnologica per accogliere un numero adeguato di posti letto di cure intermedie”.

A Saronno e Tradate due delle 16 Case di Comunità

“Per quanto attiene, invece, alle Case di Comunità anche qui si è data risposta concreta ai bisogni del territorio recependo le indicazioni per realizzarle ad Angera, Saronno ,Tradate, Laveno , Cassano Magnago e Lonate Pozzolo oltre alle principali città della Provincia da Varese a Busto Arsizio” aggiunge Emanuele Monti.

Cosa cambia?

“Nell’80% dei casi – continua Monti - si tratta di implementazione di nuove offerte erogative, proprio per dare un segnale di come Regione Lombardia voglia potenziare la sanità territoriale. La provincia di Varese sarà tra quelle che ne beneficeranno maggiormente. Grazie allo spostamento sul territorio di numerose prestazioni verranno ridotte le liste d’attesa e ne conseguirà un graduale alleggerimento della pressione sugli ospedali”.

“Il percorso non termina qui – sottolinea -. Nelle prossime settimane ci rimetteremo al tavolo con le amministrazioni locali e con gli addetti ai lavori per programmare nuovi interventi. Entro il 2022 vogliamo realizzare 26 Ospedali di comunità e 86 Case della Comunità in Lombardia ed entro tre anni aver portato a termine il potenziamento della rete territoriale. Per questo, abbiamo messo in campo progetti e risorse concrete”.

Il Piano regionale

Su scala regionale il progetto prevede l’individuazione di 115 Case della Comunità e 53 Ospedali di Comunità. Nelle strutture “hub” il servizio sarà 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 mentre in quelle “spoke” 12 ore al giorno per sei giorni. Tra le funzioni delle strutture: vaccinazioni, programmi di screening, servizi di specialistica ambulatoriale per patologie ad elevata prevalenza e servizi infermieristici. Dal punto di vista finanziario, Regione Lombardia ha già programmato una spesa totale di 700 milioni di euro.

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