Lobby nera

Terremoto su Fratelli d'Italia dopo l'inchiesta di Fanpage. Peluffo: "Da Fontana e FdI nessuna indagine interna?"

Finanziamenti in nero, "lavatrici" e fascismo. Il segretario regionale dem Peluffo: "Svelato il lato peggiore della politica"

Terremoto su Fratelli d'Italia dopo l'inchiesta di Fanpage. Peluffo: "Da Fontana e FdI nessuna indagine interna?"
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L'inchiesta "Lobby Nera" pubblicata ieri, con la prima parte, da Fanpage che svela preoccupanti retroscena sulla scena della destra ed estrema destra a Milano e dei partiti di quell'area sta causando un terremoto politico con al centro proprio Fratelli d'Italia e l'eurodeputato Carlo Fidanza.

Di seguito il comunicato sulla vicenda del segretario regionale del Partito Democratico Vinicio Peluffo.

QUI LA PRIMA PARTE DELL'INCHIESTA DI FANPAGE LOBBY NERA

Inchiesta Fanpage, terremoto su Fratelli d'Italia

Basta prendersi 15 minuti di tempo per guardare il video realizzato da Fanpage.it, prima puntata di una "serie" chiamata Lobby Nera, per rimanere sgomenti. Si parla di Fratelli d'Italia e di nomi noti a tanti. Ci sono Lavarini, Longhi e pure Fidanza. Quest’ultimo soprattutto, tra gli altri, spiega anche come funzioni il metodo "lavatrici" per riciclare denaro utile a finanziare una campagna elettorale.

Roberto Jonghi Lavarini ne parla come di un sistema ben rodato e, al minuto 10:05, parlando di soldi in nero, dice "anche in Regione Lombardia gliene ho portati, ho condotto più operazioni del genere di puro contante, con OMISSIS e OMISSIS".

E poi si parla di come, dietro alla maschera della destra "di governo", si celino ancora in gran numero fascisti e neonazisti, a partire dagli aspetti più tragicamente simbolici come i richiami al saluto romano o a quel lessico che davvero speravamo di aver cancellato dalla storia recente delle istituzioni.

Ci sono tanti aspetti che emergono da questa inchiesta. Molti sono giudiziari, e di questo si occuperà chi di dovere. Altri, non meno importanti, svelano il lato peggiore della politica, quello dove l'interesse verso i cittadini sta in fondo alle priorità.

Ci chiediamo se il Gruppo di Fratelli d'Italia e il presidente Fontana non sentano il dovere di prendere immediatamente le distanze da queste affermazioni e di avviare poi un'indagine interna, e ci chiediamo anche se Carlo Fidanza non si senta in dovere di dimettersi, perché dopo queste rivelazioni non può rappresentare un Paese che ha le proprie radici nella resistenza e nell'antifascismo.

Meloni: "Valuteremo le responsabilità"

A stretto giro, dopo la trasmissione della prima puntata ieri sera, giovedì 30 settembre, a Piazzapulita su La7 è arrivato l'intervento del partito di Giorgia Meloni tramite una nota ufficiale, in cui fa sapere di aver chiesto a Fanpage il registrato integrale "senza tagli o manomissioni", "in modo da poter valutare compiutamente eventuali responsabilità di esponenti di FdI proprio in ragione delle loro posizioni incompatibili con quelle del nostro movimento".

"Non  ce ne vogliano Piazza Pulita o Fanpage ma non ci sentiamo sereni nel valutare i nostri dirigenti esclusivamente sulla base di filmati montati e fatalmente trasmessi a poche ore da un'importante tornata elettorale - si legge - Non prenderemo per oro colato quanto riportato con il palese intento di infangare la nostra onorabilità. Verificheremo i fatti nella loro interezza e, se necessario, prenderemo provvedimenti commisurati alle eventuali oggettive responsabilità, come abbiamo sempre fatto".

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