Il vicesindaco senza Green Pass: "Porterò l'ufficio fuori dal Comune"
L'obbligo per i lavoratori scatterà dal 15 ottobre, eletti compresi. " Continuerò il mio impegno per la città. Rispetto le scelte di tutti. Il mio pensiero va a quelle persone che sono state sostanzialmente costrette a vaccinarsi e quindi hanno in qualche misura subito una violenza"
Il vicesindaco di Tradate Franco Accordino senza Green Pass pronto a spostare l'ufficio fuori del municipio dal 15 ottobre, quando scatterà l'obbligo anche per chi ricopre cariche elettive. " Sono fortemente intenzionato a continuare il mio impegno per la città e i miei cittadini. Non sarà certo la mancanza di questo mitologico Green Pass che mi farà abbandonare i miei buoni propositi".
Tradate, vicesindaco "non vaccinato per scelta personale"
Niente vaccino, nemmeno in vista della stretta su chi è sprovvisto del Green Pass dal 15 ottobre. Il vicesindaco di Tradate Franco Accordino non sembra intenzionato a smuoversi dalla sua decisione. Anche se questa lo terrà fuori dal Municipio (e dalle riunioni di Giunta, commissioni e consigli comunali) a meno di sottoporsi a tampone ogni 48 o 72 ore.
Tanto che, provocatoriamente, si dice pronto a "portare fuori dal Municipio" il suo ufficio, quello dei Servizi Sociali oltre che di numero due dell'Amministrazione.
"Indipendentemente della normativa sono fermamente intenzionato a continuare ogni giorno, come faccio ormai da quasi vent’anni, il mio impegno per la città e a favore dei cittadini di Tradate. Non sarà certo la mancanza di questo mitologico green pass che mi farà abbandonare i miei buoni propositi".
"Il mio abbraccio a chi è stato costretto a vaccinarsi"
"Per motivi personali - spiega dalle pagine de La Settimana di Saronno - ho scelto consapevolmente di non farmi iniettare questo vaccino. Penso che quando si tratta del proprio corpo ogni persona debba poter decidere liberamente cosa fare. Io rispetto chi si è vaccinato e rispetto allo stesso modo chi non si è vaccinato. Penso che ognuno abbia preso la propria scelta con valide motivazioni. E credo che ogni scelta vada rispettata senza commenti".
E poi precisa:
"Il mio pensiero e il mio caloroso abbraccio vanno invece a quelle persone (e temo siano tante) che sono state sostanzialmente costrette a vaccinarsi e quindi hanno in qualche misura subito una violenza. Persone che per non perdere il proprio lavoro, magari unica fonte di sostentamento proprio e della propria famiglia, sono andate a vaccinarsi senza convinzione o peggio, come in alcuni casi di mia conoscenza, con tanti logoranti dubbi, avendo altri problemi e temendo che gli eventuali effetti collaterali del vaccino possano ulteriormente compromettere la loro già precaria salute.
Spero vivamente - conclude Accordino - che si abbassi la tensione e che finisca la continua e improduttiva discussione su di una questione che sta oggettivamente lacerando una intera Nazione".
Non solo il vicesindaco
Oltre al vicesindaco, in Municipio a Tradate sarebbero cinque i dipendenti contrari al vaccino. Anche loro dal 15 ottobre dovranno scegliere: vaccinarsi, tampone ogni due/tre giorni o sospensione dello stipendio. Una situazione questa arrivata nell'ultimo consiglio comunale con l'interrogazione presentata dai consiglieri di Partecipare Sempre e Innovazione Civica che chiedeva al sindaco (e medico) Giuseppe Bascialla come il Comune intendesse organizzarsi in vista del 15 ottobre. Ed era stato proprio lui a fare il nome del suo numero due.
"Rispetteremo la legge, che è molto chiara. Non vi preoccupate, Franco Accordino ha 9 vite come i gatti".
Ben due in più rispetto al detto.
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