Università dell’Insubria e Notte dei ricercatori 2021 edizione social: l’importanza del gioco di squadra
Porte (virtuali) aperte per i laboratori e i dipartimenti dell'Insubria domani per la giornata dedicata alla scoperta della ricerca scientifica
La ricerca è gioco di squadra, è quotidiana, non si ferma, lavora per il benessere di tutta la comunità. L’Università dell’Insubria, che ha sempre aderito alla Notte europea dei ricercatori, per la ricorrenza di quest’anno – il 24 settembre, tema “Futuro” – propone una edizione social.
La Notte dei ricercatori diventa social
Studiosi di ogni materia hanno aperto le porte dei loro laboratori, nelle sedi di Varese, Como e Busto Arsizio, per raccontare brevi storie di ricerca: uno spaccato del grande lavoro scientifico che ogni giorno impegna l’ateneo, fatto questa volta sulla piazza dei social media, in modo semplice e divulgativo, per arrivare il più possibile vicino ai cittadini, in particolare ai giovani.
Come spiega Flavia Marinelli, delegata del rettore alla Ricerca: "I progressi della scienza sono velocissimi. Ogni giorno si va avanti e, per stare al passo con le sfide dell’innovazione, è fondamentale avere un gruppo di persone che lavora costantemente con un obiettivo comune: lo scienziato non è un genio solitario chiuso in una torre d’avorio, ma uno studioso capace di confrontarsi quotidianamente con i suoi colleghi, di analizzare i risultati ottenuti e rilanciare di continuo, per andare oltre e immaginare il futuro. All’Insubria lavoriamo così, in squadra, coinvolgendo anche i nostri studenti".
In campo tutti i dipartimenti Insubria
All’edizione social della Notte dei ricercatori 2021 hanno partecipato tutti i dipartimenti dell’Università dell’Insubria, con diverse voci. Per il Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita, dai laboratori di Busto Arsizio e di Varese, Isabella Barbiero parla di una malattia neurologica rara, Marzia Gariboldi di terapia fotodinamica per il trattamento dei tumori, Elena Rosini di microplastiche e biomateriali. Roberta Minazzi e Giulia Tiberi, dal Chiostro di Sant’Abbondio a Como, raccontano le attività del Dipartimento di Diritto economia e culture negli ambiti di turismo e ambiente, diritti fondamentali, multilinguismo, moda e tessile.
Alessia Pisoni del Dipartimento di Economia apre una finestra sul mondo delle start up, nel suo studio di Varese. Sempre da Varese, per il Dipartimento di Medicina e chirurgia Daniela Dalla Gasperina fa il punto sulla ricerca Covid-19, mentre Andrea Moriondo spiega il funzionamento del sistema linfatico. Per il Dipartimento di Scienza e alta tecnologia di Como, l’entanglement è l’affascinante argomento proposto da Alessia Allevi nel suo laboratorio di ottica quantistica e Giovanni Bazzoni parla della geometria della Terra. I software delle auto a guida autonoma e l’errore umano nel focus di Davide Tosi del Dipartimento di Scienze teoriche e applicate di Varese. Laura Facchin del Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio, con sede a Como, narra le collezioni di arte contemporanea di ateneo, conservate nel Rettorato, e le sfide per la ricerca.
Incontri in remoto col Didec
Per la Notte dei ricercatori 2021 il Didec propone anche degli incontri da remoto nella giornata di venerdì 24 settembre. Dalle 15.30 alle 16.15 si parla di «Cultura e valorizzazione del territorio» con Chiara Gatti, critica d’arte, direttrice artistica di Palazzo Verbania a Luino e giornalista del quotidiano «La Repubblica»; moderano le docenti Roberta Minazzi e Giulia Tiberi. Dalle 15 alle 16 il tema è «L’Islam e le donne: un viaggio tra i diritti, in Afghanistan e nelle migrazioni» con due interventi di Michele Brignone della Fondazione Oasis e di Noura Amzil, mediatrice e presidente associazione I Ponti; moderano i docenti Alessandro Ferrari e Stella Coglievina. Dalle 17 alle 17.45 il tema è «Amministrazione e persuasione», con Carmela Leone e Gianluca Cavalieri.
Spazio alla fisica
Il 24 settembre dalle 9 alle 13 si terrà anche la IX edizione di Ofis, Officina di didattica e divulgazione della Fisica. Nell’arco della mattinata, studenti e docenti della scuola secondaria di secondo grado potranno ascoltare sei interventi di carattere divulgativo sul tema del Data Science, ovvero delle strategie messe in atto in varie discipline per la gestione e l’analisi di grandi moli di dati. L’evento si terrà, per questioni logistiche, a distanza, tramite Teams: http://www.officinadellafisica.dsat.uninsubria.it/
La Biotech Week
Un altro importantissimo appuntamento con la ricerca Insubria è la Biotech Week, che prevede quest’anno incontri e laboratori a cura del Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita a Varese e a Busto: biotech-week-2021; biotech-week-2021-busto.
Venerdì 1° ottobre dalle 9 alle 12 nell’aula magna Granero Porati di via Dunant 3, a Varese, in presenza per le matricole del corso di laurea in Biotecnologie e in collegamento a distanza per gli studenti delle scuole secondarie, mattinata di lavori con numerosi relatori: Elena Bossi, presidente del corso di laurea triennale in Biotecnologie, Davide Ederle, Antonio Del Casale, Alessandra Vollero; al termine premiazione degli studenti scuole secondarie vincitori della Ebw Challenge e accoglienza matricole del corso di laurea di Biotecnologie.
Esperimenti in diretta da Busto
Sempre venerdì 1° ottobre dalle 9 alle 11 i ricercatori dell’Università dell’Insubria saranno collegati online, su Teams, dai laboratori di Villa Manara a Busto Arsizio per l’iniziativa dedicata alla scoperta della scienza: verranno eseguiti e spiegati diversi esperimenti di chimica, fisica e biologia. Sabato 2 ottobre dalle 14 alle 18, sempre a Busto Arsizio, ci si sposta in piazza con «Esploriamo in città»: docenti e ricercatori ripropongono parte delle esperienze svolte on-line per incuriosire i cittadini e sorprenderli con le magie che la scienza può regalare.